Roddino
Roddino, ormai fuori dall’area del disciplinare del Barolo, è famoso per il Dolcetto e i Nebbioli, che, per l’altezza delle colline e la composizione dei terreni, regalano ai vini una caratteristica personalità e forza, tale da farli definire “baroleggianti”.
Poco distante da Monforte, è a metà della strada che porta alla Pedaggera in Alta Langa.
Il panorama dei vigneti caratterizza tutto il paesaggio, ma anche i pascoli iniziano ad apparire.
Pregevole è la chiesa parrocchiale del 1400 dedicata a Santa Margherita, in cui è conservato un prezioso battistero.
Poco distante dal paese si erge una cappella che presenta una abside romanica e risale al 1100.
Roddino com’era
Roddino (703 ab.). In alto colle, bagnato dal Talloira, a 6 chilometri da Monforte d’Alba. Parrocchia di Santa Margherita, di antica costruzione. Congregazione di carità fondata nel 1862. Grano e vino, che vendesi in gran parte ai Narzolini.
Cenni storici. — Dopo l’acquisto del marchesato di Saluzzo, Carlo Emanuele di Savoia diede Roddino in feudo a Michele Antonio Saluzzo, signore della Manta, dal quale passò a’ suoi discendenti, che vi possedevano un castello, di cui più non esistono vestigia.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 T. a Monforte d’Alba.
Gustavo Straforello
Torino 1891 – La patria. Geografia dell’Italia. Provincia di Cuneo – Volume 1
Roddino: casa dello chef più famoso delle Langhe
Sebbene a prima vista Roddino possa non apparire degna di essere visitata, ci sono due ragioni principali per cui è l’ho aggiunta a questo percorso.
In primo luogo, la strada tra Roddino e la città successiva, Monforte d'Alba, è una delle più belle d'Italia.
In secondo luogo, Roddino è la casa della più famosa cuoca delle Langhe: Gemma.
Entrambe – la strada e Gemma! –meritano davvero una visita.
Il paese
Roddino segna più o meno il confine tra le Basse Langhe, ossia la regione del vino, e le Alte Langhe e grazie ai suoi 600 metri di altitudine, il villaggio offre una vista su quasi tutti i paesini e i castelli delle Basse Langhe.
Inoltre, la sua posizione elevata consente di scorgere anche le Alpi, dalle Marittime (verso Nizza e la Francia) alle più orientali (verso l'Austria).
Roddino merita pertanto sicuramente una visita, anche solo per godersi questa vista ma esiste però anche un’ulteriore ragione, come dicevo poco fa.
Gemma
Roddino è famosa per la sua Osteria da Gemma dove si mangia bene.
È con queste parole che i piemontesi si riferiscono a questo ristorante, infatti Gemma ha attirato molta attenzione anche a livello internazionale ed è diventata un po' una star nelle Langhe.
Ci sono libri scritti su di lei, la si può trovare su YouTube, e la gente viene qui da tutto il mondo.
Gerard Depardieu, il celebre attore francese, veniva addirittura a trovarla ogni anno per cucinare con lei.
Tutta questa attenzione è notevole, perché Gemma cucina semplicemente il cibo tipico delle Langhe, come faceva sua nonna, dunque non sta innovando né mettendo in scena alcuno spettacolo.
È semplicemente una nonna italiana che pensa che sia importante per tutti avere cibo fresco e genuino sulla propria tavola.
Il prezzo del suo menu si adatta naturalmente a questo principio.
Quando la mia famiglia ha visitato il suo ristorante per la prima volta, si è avverato un mio sogno: ho scoperto che Gemma era lì a tagliare a mano i tajarin.
Ho colto dunque la mia occasione e ho iniziato una conversazione per dirle quanto i miei figli avessero apprezzato il suo cibo.
Sembrava molto contenta e ha risposto semplicemente che questo era molto importante per lei, poiché tutti dovrebbero avere l'opportunità di conoscere davvero il cibo e di mangiare bene.
È meraviglioso vedere come una signora della sua età possa essere tanto forte e fonte di così grande ispirazione!
Food & Drinks
La raccomandazione più ovvia per chi va a Roddino, ormai l’avrete capito, è dunque quella di fermarsi da Gemma…ma le possibilità di trovare un tavolo da lei sono molto scarse se non si prenota con largo anticipo.
Fortunatamente, ci sono altre fantastiche opzioni.
La Tavernetta e l'Agriturismo Iride sono ristoranti ben considerati sia dalla gente del posto che dai turisti.
Detto tutto ciò, suggerisco di non andare a Roddino soltanto per un caffè o per un aperitivo:il villaggio è minuscolo e non ha bar o terrazze.
Ha però il suo cacciatore di tartufi, Aurelio: la sua casa può essere riconosciuta dal colore rosa.