Novello
Novello è un bel paesino di poche case appollaiate sulla collina.
L’ingresso al paese è caratterizzato da una porta medioevale, addossata alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, che venne costruita sul finire del 1700.
Dello stesso periodo è la chiesa della Confraternita di San Giovanni, con una bella facciata in stile barocco.
Il castello domina dalla rocca: l’edificio fu terminato nel 1880 su progetto di Gian Battista Schellino, che lo rivisitò in stile neogotico.
L’Enoteca di Piazza Marconi propone la “Branda di Novello”, la grappa distillata dalle vinacce locali, e una buona scelta di vini.
Tra le iniziative, da segnalare i concerti di musica classica in occasione della festa di Santa Lucia.
Storia
L’origine dell’abitato di Novello, sicuramente già esistente nel I sec. d.C., come certifica una lapide rinvenuta sulla rocca, è legata ad Alba Pompeia, poiché i patrizi di questa città, attratti dal paesaggio e dal clima particolare, scelsero di villeggiare nei mesi estivi su questo colle.
Il nome Novello deriverebbe infatti da “Novae villae”, cioè le nuove residenze costruite dai cittadini albesi.
I primi abitanti furono comunque i Liguri Stazielli; dopo la sottomissione a Roma e le invasioni barbariche, nell’impero carolingio il paese fu dipendenza del Vescovo di Alba.
Subì le invasioni degli Ungheri e intorno al 1100 divenne possesso dei marchesi del Carretto e oggetto di aspra contesa tra questo casato ed i Comuni di Alba e di Asti, per essere allora importante via di comunicazione verso il mare.
Dal 1400 al 1600 fu più volte occupato da soldati spagnoli, impegnati nelle guerre di successione in Italia, finché dall’Austria il Marchesato di Novello fu venduto con il Castello e le terre annesse al duca Vittorio Amedeo di Savoia.
Alla fine del ‘700 le truppe di Napoleone occuparono questi territori e per raggiungere Alba una colonna francese risalì il colle di Novello.
Novello com’era
Novello (1672 ab.). Sorge in amena e ferace collina e in aria purissima, presso al Tanaro, a 5 chilometri di La Morta, con parrocchiale di San Michele arcangelo, d’ordine corinzio, costruita nel 1780 a forma di croce greca sulle rovine dell’antica chiesa feudale; è una delle più belle del circondario, con altar maggiore di finissimi marmi, organo eccellente, preziose suppellettili e sotterranei. Belle ed agiate case ; tre piazze, di cui le due principali di forma quadrilunga. Vi si veggono alcuni tratti di bastione che congiungonsí al castello situato in vetta all’erto monte, a sud, e nel recinto del castello è un’alta muraglia, unico avanzo della rocca atterrata dai Vandali e dai Goti nel V secolo. A poca distanza, sul colle della frazione Peyre, trovasi un tempietto antico, d’ordine dorico, della Madonna della Neve, detta volgarmente Madonna del Podio, che occupa il posto di un tempio pagano. Congregazione di carità; Asilo infantile della S. Famiglia. Granaglie, gelsi, legumi, tartufi bianchi squisitissimi ed eccellente nebiolo e malvasia bianco. Fabbriche di laterizi.
Cenni storici. – Lapidi e medaglie di vari imperatori romani, segnatamente di Augusto e Domiziano, rinvenute negli avelli, porgono testimonianza dell’origine antica di Novello, il quale appartenne allarepubblica d’Asti, e dopo di essere stato posseduto dal marchese Guglielmo VI di Monferrato, passò, nel 1252, alla famiglia Del Carretto, la quale lo vendè nel 1634. al duca Vittorio Amedeo. La Casa Savoia lo eresse in marchesato a favore della famiglia Origlia di Bene Vagienna.
Uomini illustri. — Vi nacque l’esimio teologo Agostino Rossi, direttore della R. Opera della Provvidenza di Torino, amministratore del pio Ricovero di mendicità sotto Carlo Alberto, ed autore di due opere in francese.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P” ivi, T. a Monchiero.
Gustavo Straforello
Torino 1891 – La patria. Geografia dell’Italia. Provincia di Cuneo – Volume 1
Novello ed il suo castello neogotico
Novello si trova sul confine occidentale delle colline delle Langhe e si affaccia sul Tanaro e sulla Valle del Po.
È una città elegante, con alloggi molto raffinati, come mostra l'hotel Al castello di Novello, che è stato costruito nel 1880.
Il grande castello neogotico, alla fine del paese, è un capolavoro del famoso architetto Schellino, noto per la sua architettura pionieristica che può essere ammirata soprattutto nella città di Dogliani e nei suoi dintorni.
È un hotel, dicevamo, ma si può fare tranquillamente una passeggiata al suo esterno per meravigliarsi di fronte al carattere fiabesco di tutto l'edificio: da un lato si gode di una vista fantastica sulle colline in lontananza e dall'altro di affondo sulla Pianura Padana che si estende fino alle Alpi Marittime.
Nel dettaglio del luogo
È un posto meraviglioso per una passeggiata tra i vigneti, sotto al castello: i sentieri non sono faticosi e risultano anzi tutti ben segnalati.
Una loro mappa può essere ritirata gratuitamente presso l'enoteca locale.
Da qui si possono anche raggiungere a piedi Barolo e Monforte d’Alba.
Se entrate a Novello a bordo della vostra auto, la prima cosa che noterete è una porta medievale, presso la Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita alla fine del XVIII secolo.
In quel periodo fu anche eretta la chiesa della Confraternita di San Giovanni, con la sua facciata barocca.
La città stessa fu fondata prima del I secolo: una lapide trovata sulla collina collega le sue origini ad Alba Pompeia.
Gli aristocratici di Alba preferivano infatti il clima e la vista di Novello, e trascorrevano dunque qui le loro estati.
Il nome Novello deriva da novae villae e si riferisce alle nuove abitazioni costruite dagli Albesi sul posto.
Food & Drinks
Novello è piccolo ma molto vivace.
Recentemente alcuni bar e ristoranti hanno aperto le loro porte nella cittadina, e in alcune piazzette sono state create delle terrazze esterne.
Posso dire che Novello possiede almeno un ristorante veramente ottimo, Il Banchetto, in via Tarditi Sottani, indicato sulla piccola rotonda all'entrata del paese.
Nei fine settimana servono cene sontuose e, su richiesta, sono aperti anche durante la settimana per gruppi più numerosi.
Il Banchetto è un'azienda famigliare e offre tutti i piatti tipici della zona, e della migliore qualità.
Assicuratevi di chiedere dei vini di accompagnamento, poiché hanno un'eccellente selezione di produttori meno conosciuti o emergenti, che servono a prezzi modici.
Immergersi nella vita langarola
Novello è anche un bel posto in cui fermarsi per un caffè, da sorseggiare su una delle diverse e piccole terrazze.
C'è sempre un'atmosfera allegra!
Se volete sentirvi parte della comunità locale, andate al Plaza Café vicino al campetto da calcio.
Questo luogo non piacerà probabilmente al turista medio, ma è qui che potrete sperimentare la vera vita delle Langhe, dove si incontrano gli amici e le famiglie locali.