Monesiglio
Adagiato sulle prime pendici delle colline che separano la valle Bormida dalla valle Uzzone, Monesiglio è dominato dalla mole del maestoso castello, mentre è di buon interesse artistico la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea.
Nella frazione di S. Biagio il santuario di Santa Maria di Acqua Dolce, del 1200, si presenta con struttura romanica a tre navate.
Alla Madonna venerata in questa chiesa viene dedicata la festa patronale, che si svolge la prima domenica di settembre.
Storia
La sua origine si fa risalire ai popoli Liguri, che vivevano nella zona.
Il nome, avvolto dal mistero, pare sia originato dall’ospitalità che venne concessa ad un gruppo di monaci, cacciati dalla Francia in esilio.
Monesiglio e i suoi affreschi medievali
Sulla via del ritorno verso Bossolasco, a nord si trova Monesiglio, dominato dal suo castello.
Origini e tradizioni
Monesiglio risale addirittura a prima di Cristo, qui vissero i Liguri Stazielli, che resistettero ostinatamente ai Romani invasori; dovettero infine sottomettersi a loro intorno al 172 a.C. e decisero dunque di approfittare delle innovazioni che i Romani stessi avevano portato, come la competenza nella creazione di ottimi collegamenti stradali.
La presenza romana è ancora visibile nei reperti archeologici, come le pietre tombali che sono state conservate negli edifici del castello.
Monesiglio è un villaggio tranquillo e piacevole da visitare.
L'ultimo sabato di giugno, celebra la sua festa annuale con cibo, vino e prelibatezze locali, come ravioli al plin, carne alla griglia, panini, formaggi, frittelle e così via; l'intero paese si anima e le strade si riempiono di bancarelle, artisti di strada e musica dal vivo.
Il castello
Il Castello dei Caldera fu costruito nel Medioevo e ampliato nel XVII secolo.
Si tratta di un grande e ben conservato complesso che servì successivamente come residenza dei signori di Monesiglio, dei conti di Caldera e dei marchesi di Saluzzo.
Può essere visitato durante l'annuale Castelli Aperti: i visitatori possono vedere la cucina originale, le dispense e le prigioni nel seminterrato.
Ci sono anche l'armeria e la sala dei banchetti al primo piano, oltre alla stanza rossa, la camera della contessa e la stanza con gli stemmi al secondo piano nobile.
Il castello ospita inoltre l'antica cappella privata dei marchesi di Saluzzo: la Cappella Marchionale, con bellissimi affreschi di Antonino Occello da Ceva nel 1532.
Essi rappresentano i quattro Evangelisti – Matteo, Marco, Luca e Giovanni-, San Pietro e San Paolo, San Sebastiano e San Cristoforo, il Re Davide e Sant’Apollonia.
L'arte religiosa
Per gli amanti degli affreschi, la Santa Maria dell'Aqua Dolce del XII secolo, situata sulle rive del fiume Bormida, è un must.
Questa chiesa costruita in stile romano possiede una serie di affreschi risalenti al Medioevo che ricordano le opere d'arte bizantina.
Già nei testi ottoniani del V e VI secolo questo luogo veniva menzionato come plebs Monatcile.
È dunque un luogo con un ricco passato religioso.
La chiesa è stata splendidamente restaurata e questo la rende uno degli edifici più belli e importanti di tutta la valle; il nome le è stato attribuito in quanto centro di devozione secolare alla Madonna.
Food & Drinks
l Ristorante il Cucat offre cibo delizioso in un luogo elegante e dall'aspetto amichevole, con personale cordiale e buoni vini.
Il Ristorante Pizzeria Drago serve buone pizze ed un’ampia varietà di frutti di mare.
Uno stile simile ha anche la Pizzeria Europa, a conduzione familiare.