Bergolo
Il più piccolo comune delle Langhe (e uno dei più piccoli d’Italia) è stato tra i primi a intuire le potenzialità turistiche del territorio e si è dotato di moderne strutture ricettive e ricreative (piscina, campeggio, bungalow, casa vacanze).
E’ chiamato per scelta “Il paese di Pietra”, in quanto tutte le case sono state ristrutturate usando l’arenaria e l’asfalto è stato sostituito dal selciato.
Il risultato è un senso di omogeneità difficilmente riscontrabile altrove, dalla piazza, con una breve passeggiata, si raggiunge la cappella romanica di San Sebastiano, del XII secolo, su un’altura panoramica dalla quale si dominano le valli Bormida e Uzzone e si scorgono le torri della Langa astigiana.
Sulle pareti di molte case sono visibili affreschi e mosaici eseguiti da studenti dell’Accademia di belle arti vincitori di un concorso che si svolge ogni anno in paese.
La festa patronale cade la seconda domenica di settembre e insieme a quella di maggio vede il paese gremito di giovani provenienti da ogni parte del Piemonte e anche dall’estero.
Storia
Secondo l’etimologia antica, il nome “Bergolo” indica il “luogo dell’erica” e le prime citazioni del paese risalgono alla fine dell’anno Mille.
Nel 1200 Asti se ne impadronì e lo tenne per oltre cent’anni; poi passò ai Marchesi di Saluzzo e nel 1500 ai Savoia.
Bergolo (228 ab). Comunello in vetta ad una collina lambita dalla Bormida e che prolungasi sino ai confini di Cortemilia, da cui dista 3 chilometri. Parrocchiale della Natività della Madonna. Castagne, gelsi, patate ed uva detta dolcetlo, la quale dà vini generosi e sani.
Cenni storici. — Appartenne a Bonifacio, marchese di Ceva e Cortemilia, morto il quale senza prole, dopo il 1184 passò ai marchesi di Savona e Del Carretto, i quali ne fecero dono nel 1209 al comune d’Asti. Caduto questo in potere d’Amedeo V di Savoia, anche Bergolo fu a lui sottoposto.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 T. a Cortemilia.
Gustavo Strafforello
La patria. Geografia d’italia. Provincia di Cuneo – Volume 1 – Torino 1891
La piccola città di Bergolo e il suo favoloso festival musicale
Come già detto, Bergolo è il più piccolo paese delle Langhe, il villaggio è costruito a forma di triangolo, con una piccola piazza nel mezzo.
È un luogo che conserva i suoi tesori: le case di pietra lungo le antiche strade sono state tutte splendidamente restaurate, e le opere d'arte rendono il sito ancora più interessante da visitare.
Vicino al cimitero si trova la chiesa di San Sebastiano, del XII secolo.
Ho un debole per Bergolo perché è piccolo, sì, ma allo stesso tempo così potente!
Il festival
Qualche tempo fa, l’allora sindaco prese l'iniziativa di organizzare un festival di musica tradizionale, e nel corso degli anni questo stesso festival è cresciuto in popolarità.
Ora il villaggio, con solo ottanta abitanti, attira circa 30.000 visitatori dall'Italia e dall'estero per questa festa unica; a mio parere, ciò dimostra che con un po' di buona volontà e senza dubbio molta perseveranza si possono ottenere cose meravigliose.
Il festival si tiene ogni anno a maggio all'aria aperta, quando i visitatori arrivano, il villaggio ne viene sommerso: tutti gli hotel e i ristoranti della zona espongono la scritta Al completo e persino le piccole strade si riempiono di auto e tende da campeggio; di conseguenza il minuscolo paesino ha molto più da offrire di quello che ci si aspetterebbe: una piscina, un campeggio, appunto, hotel e molte case vacanze, oltre a qualche bel negozio di prodotti locali.
Il festival ha messo Bergolo sulla mappa dei turisti: tanto di cappello a questo sindaco caparbio!
Food & Drinks
Il Ristorante Albergo 'L Bunet è un ristorante incredibilmente grande per questo piccolo villaggio.
Il livello di qualità, presentazione e servizio del cibo è quello che ci si aspetterebbe in una metropoli chic, piuttosto che in una piccola strada di campagna fra i boschi.
L'Osteria Langhet si trova appena fuori Bergolo e offre una buona cucina in un bellissimo ambiente; possiede inoltre una piscina e un parco giochi per gli ospiti.