Dal 07 Dicembre 2025
al 07 Dicembre 2025
Tracce corporee

Un’esperienza coreografica che trasforma il movimento in segno, geometria e relazione, dove corpo e spazio costruiscono paesaggi emotivi in continua evoluzione

Produzione

Balletto Teatro di Torino

Drammaturgia del movimento

Viola Scaglione

Di e con

Bailey Kager, Ivo Santos, Luca Tomasoni, Noa Van Tichel

Musica dal vivo

Arpa di Federica Magliano

Foto

Guido Savant e Alessandra Ferrua

Tracce in movimento e geometrie del corpo disegnano lo spazio in continua trasformazione.

Ogni gesto diventa un segno e ogni traiettoria si trasforma in una mappa interiore da percorrere.

L’intento è accogliere i movimenti dei danzatori e delle danzatrici e tradurli in forme visive materiche che aprono un territorio creativo in espansione.

Lo spazio scenico

Lo spazio scenico diventa un campo di relazione in cui la prossimità con il pubblico genera un ascolto più profondo.

Le geometrie che emergono non sono solo visive, ma anche emotive e simboliche, capaci di restituire la densità del movimento.

Il gesto e la narrazione

In questo processo il gesto si fa narrazione e il segno diventa un’architettura effimera che vive nel tempo.

La mappatura del corpo svela paesaggi mentali in trasformazione continua.

Progetto slip

All’interno della serata gli artisti di Progetto Slip presenteranno una nuova produzione centrata sulle geometrie del corpo e sulla mappatura del movimento.

Un lavoro che dialoga direttamente con le tematiche affrontate dal Balletto di Torino.

La nuova stagione: Oltre i confini

La stagione “Oltre i confini” al Teatro Balbo si presenta come un viaggio tra danza contemporanea, prosa, musica-teatro e performance: un cartellone fatto di attraversamenti e sperimentazioni.

C’è spazio per il corpo in movimento: spettacoli di danza che mettono in scena corpi e gesti come linguaggio scenico, capaci di raccontare storie e emozioni senza parole.

Ma anche per la parola: prosa e teatro di narrazione che cercano intimità, verità, e rapporti diretti con lo spettatore.

Il mix delle arti — danza, musica, teatro — è pensato come un campo aperto: un teatro che vuole essere “oltre”, non ingabbiato, che invita lo spettatore a guardare, ascoltare, sentire.

Questa stagione non è un semplice calendario di spettacoli: è un percorso pensato per attraversare spazi, linguaggi, sensibilità. Una proposta che unisce la comunità, l’arte, la curiosità, senza separazioni nette tra genere e stile.