

Bruno Moretti
(su musiche di Claudio Monteverdi)
Mauro Bigonzetti
Roberto Bolle
Carlo Cerri
Lois Swandale e Kristopher Millar
Balletto in due atti
Luci ed ombre, corpi svelati e sensuali: il mondo di Michelangelo Merisi detto Caravaggio ispira coreografi e artisti, sia per la sua opera sia per la sua biografia irrequieta.
Sono loro a saper lavorare sulla plastica della muscolatura umana, esaltata dall’uso scenografico della luce.
Il pittore è quello stranoto del Fanciullo col canestro, del Ragazzo morso da un ramarro, di Bacco e della Maddalena penitente, dei Musici, di Giuditta e Oloferne, del David con la testa di Golia e di Amor vincit omnia.
Nato a Milano nel 1571, attivatore della corrente naturalistica e precursore del barocco, maestro del chiaroscuro drammatico, ha ispirato un balletto nel segno del suo stile più conturbante.
Creato nel 2008 per le qualità virtuosistiche di un grande interprete internazionale, questo lavoro si è imposto come un esempio di danza scultorea e visionaria.
Chi ha apprezzato gli estratti presentati in gala recenti, ritroverà ora l’opera nella sua versione completa, costruita come un affresco danzato.
Le musiche di Claudio Monteverdi, riorchestrate da Bruno Moretti, si intrecciano con un sofisticato light design e con costumi che avvolgono il corpo come pelle, in una sintesi tra pittura, musica e movimento.