Dal 14 Novembre 2025
al 16 Novembre 2025
Teatro Regio: il ratto dal serraglio

Un mondo esotico e paradossale dove il confine tra gioco e tragedia si sfuma, tra colpi di scena e virtuosismi, la musica rivela la forza del perdono

Direttore d’orchestra

Gianluca Capuano

Luci

Joël Fabing

Scene

Antoine Fontaine

Costumi

David Belogou

Maestro del coro

Ulisse Trabacchin

Regia

Michel Fau

Singspiel tedesco in tre atti

Musica

Wolfgang Amadeus Mozart

Libretto

Johann Gottlieb Stephanie the Younger
(tratto dal dramma Belmonte und Constanze di Christoph Friedrich Bretzner)

Prima rappresentazione assoluta

Vienna, Burgtheater, 16/07/1782

«Essere umani e buoni / e perdonare senza egoismo» è la morale illuministicamente enunciata alla fine del Ratto dal serraglio, dalle due coppie di protagonisti appena sopravvissuti a disavventure che sarebbero tragiche se non ci trovassimo in una commedia.

Secondo il luogo comune, quest’opera con dialoghi parlati (tecnicamente un Singspiel) preparerebbe il terreno per il futuro Flauto magico.

Non è del tutto vero: Il ratto dal serraglio ha un carattere molto diverso, dove l’Oriente non è un luogo magico e simbolico, ma il tipico spazio della “turcheria” settecentesca, in cui tutto appare paradossale e capovolto.

L’opera oscilla tra momenti buffi e seri, e così il suo linguaggio musicale, ricco di dettagli strumentali che accompagnano una scrittura vocale sovente impervia, come nella virtuosistica parte di Konstanze.

«Troppe note!» disse a Mozart l’imperatore Giuseppe II dopo la prima a Vienna nel 1782: rimprovero rimasto celebre, a dispetto del successo che l’opera ebbe e continua ad avere.

Personaggi e interpreti

In scena viene presentato l’elegante e variopinto allestimento dell’Opéra Royal de Versailles, firmato da un attore e regista cinematografico francese.

La direzione musicale è affidata a un maestro recentemente insignito di un prestigioso riconoscimento.