Umberto Giordano
Luigi Illica
Milano, Teatro alla Scala, 28/03/1896
“Trionfo completo. Ventina chiamate artisti e maestro“
Con questo telegramma, l’editore Sonzogno comunicava nel marzo del 1896 il successo travolgente di Andrea Chénier all’autore del libretto, Illica, che aveva saputo trasformare in una tragedia ardente la biografia di un poeta francese vittima della Rivoluzione francese.
Nel dramma, Chénier è un idealista, impreparato ad affrontare le trame del terrore giacobino e innamorato di Maddalena, un’aristocratica in fuga dai rivoluzionari; i due, vittime di Gérard, resteranno uniti fino alla morte.
Sollecitato da un testo ricco di dettagli storici e con personaggi mossi da passioni estreme, il compositore Umberto Giordano riutilizzò marce rivoluzionarie, come La carmagnole, e scrisse una cornucopia di arie e duetti magnifici.
Poche opere hanno un numero così alto di brani memorabili: Un dì, all’azzurro spazio, La mamma morta e Nemico della patria sono solo alcuni esempi.
La coppia di tragici amanti ha parti vocali impegnative, che richiedono forza espressiva e controllo tecnico: saranno interpretati da due artisti di enorme statura vocale e interpretativa, Gregory Kunde e Maria Agresta.
Vestirà i panni dell’antagonista Franco Vassallo.
L’opera sarà presentata in un nuovo spettacolare allestimento di Giancarlo del Monaco, esperto regista di fama internazionale che si definisce “un innovatore nel segno della tradizione”.
Il podio accoglierà nuovamente il giovane maestro Andrea Battistoni, dopo la sua brillante direzione della Bohème la scorsa stagione.
Andrea Battistoni
Wolfgang von Zoubek
Daniel Bianco
Jesus Ruiz
Ulisse Trabacchin
Giancarlo del Monaco