

Numerosi anche quest’anno i titoli che colorano un cartellone ricchissimo e che continuerà a popolarsi con personaggi e proposte a cui non rinunciare.
Qualità e valore sono il presupposto necessario al lavoro di programmazione e scelta curato dalla direzione di Claudia Spoto, in un patto di fiducia stretto da molti anni con il pubblico di Torino e non solo.
Ne è prova il costante aumento di spettatori affezionati che vivono il Teatro Colosseo come un luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali.
Un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli.
Il programma vede il ritorno di alcune grandi compagnie internazionali a Torino dopo molti anni di assenza.
Le stelle brillano in una stagione che si distingue per la qualità e la varietà degli spettacoli.
Gli organizzatori hanno lavorato intensamente per portare sul palco alcuni dei nomi più prestigiosi della scena, spaziando tra teatro, musica, danza, musical e spettacoli interdisciplinari.
Questo impegno riflette la volontà di essere un punto di riferimento culturale non solo a livello locale, ma anche nazionale.
Chiosa Claudio Spoto:
Un ringraziamento speciale va agli spettatori e a tutte le realtà con cui si collabora per rendere possibile questa straordinaria avventura, si spera di poter accompagnare il pubblico in una stagione ricca di magia e meraviglia, dove ogni spettacolo sarà un viaggio indimenticabile nel mondo dell’immaginazione.
Conosciuto online anche come @piuttosto_che, torna al Teatro Colosseo dopo il successo di Ho fatto il Classico.
Un viaggio attraverso vicende personali ed esperienze collettive, viste ovviamente attraverso la lente dell’ironia, alla ricerca della conoscenza di sé e di una certa leggerezza nell’affrontare piccole e grandi nevrosi quotidiane.
Tra stress da vita adulta e ricordi di infanzia, dinamiche familiari senza tempo e nuove sfide per un artista in ascesa, tentativi di cambiare e consapevolezze di doversi accettare per come si è.
Pierluca prova a mettere ordine ai pensieri e a raccontare ciò che normalmente non porta sugli schermi dei social.
Un racconto personale, una lunga seduta di analisi senza l’analista, una confessione a cuore aperto e senza sconti.