Dal 04 Dicembre 2024
al 04 Dicembre 2024
Teatro Colosseo: Paolo Rossi

Paolo Rossi torna al Teatro Colosseo con un progetto improvvisato ispirato a Pirandello, dove la realtà contemporanea si intreccia con il teatro, senza copione e in continua evoluzione

Numerosi anche quest’anno i titoli che colorano un cartellone ricchissimo e che continuerà a popolarsi con personaggi e proposte a cui non rinunciare.

Qualità e valore sono il presupposto necessario al lavoro di programmazione e scelta curato dalla direzione di Claudia Spoto, in un patto di fiducia stretto da molti anni con il pubblico di Torino e non solo.

Ne è prova il costante aumento di spettatori affezionati che vivono il Teatro Colosseo come un luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali.

Un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli.

Il programma vede il ritorno di alcune grandi compagnie internazionali a Torino dopo molti anni di assenza.

Le stelle brillano in una stagione che si distingue per la qualità e la varietà degli spettacoli.

Gli organizzatori hanno lavorato intensamente per portare sul palco alcuni dei nomi più prestigiosi della scena, spaziando tra teatro, musica, danza, musical e spettacoli interdisciplinari.

Questo impegno riflette la volontà di essere un punto di riferimento culturale non solo a livello locale, ma anche nazionale.

Chiosa Claudio Spoto:

Un ringraziamento speciale va agli spettatori e a tutte le realtà con cui si collabora per rendere possibile questa straordinaria avventura, si spera di poter accompagnare il pubblico in una stagione ricca di magia e meraviglia, dove ogni spettacolo sarà un viaggio indimenticabile nel mondo dell’immaginazione.

Paolo Rossi: da questa sera si recita a soggetto!

Paolo Rossi torna al Teatro Colosseo con un nuovo progetto di cui è ideatore e regista, ma soprattutto nel quale interpreta un ruolo che lo veste perfettamente, quello del capocomico e dell’improvvisatore.

Come prevedere cosa accadrà durante lo spettacolo? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglie di parlare per primo.

A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione.

Si parte da Pirandello, accompagnati da Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso anche profondamente attuale.

Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro.

La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social.

Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore.