

Venere Nemica trasforma il palco in un orizzonte mitologico, incarnando una Venere contemporanea che lascia l’Olimpo per vivere tra gli umani, tra ironia e disillusione.
La narrazione profuma di mito rivisitato, capace di mescolare Apuleio, la predilezione materna, gelosie divine e l’inadeguatezza di una dea alle prese con l’oggi.
Ogni battuta diventa riflessione sottile, perché ridere del divino è modo per guardarsi – fragili umani – con compassione e intelligenza.
Lo spettacolo si fa rivisitazione affettuosa, restituendo al teatro l’immagine di un mito che si fa nostra, incarnato da una voce lucida, ironica e profondamente umana.
La nuova stagione del Teatro Colosseo si presenta come un palcoscenico vivo, in cui oltre cinquanta titoli intrecciano linguaggi diversi e rispondono a pubblici differenti.
Al centro della proposta c’è un’idea di pop theatre che non si limita a essere intrattenimento leggero, ma diventa specchio del presente, unendo profondità e leggerezza, musica e riflessione, comicità e prosa.
La direzione artistica di Claudia Spoto imprime al cartellone una visione chiara: rendere il teatro uno spazio quotidiano, accessibile e al tempo stesso capace di ospitare esperienze intense e complesse.
Accanto alla comicità, che resta uno dei fili conduttori più amati dal pubblico, trovano spazio spettacoli di forte impatto narrativo.
La musica arricchisce il cartellone con concerti che spaziano dall’intimità cantautorale al grande spettacolo, mentre non mancano incursioni nella filosofia, nella scienza e nella divulgazione, a confermare la vocazione del Colosseo come luogo aperto e trasversale.
Il percorso, che si snoda da settembre ad aprile, disegna così una mappa culturale che intreccia intrattenimento e pensiero, portando sulla scena un ventaglio di esperienze che si rispecchiano nella città e nei suoi spettatori.