

Alieni in laguna trasforma il palcoscenico in bestario teatrale, esplorando l’invasione delle specie aliene nelle nostre terre e nel nostro immaginario.
Lo spettacolo intreccia ecologia e memoria, passando dal granchio blu al siluro nel Po, per evocare paesaggi trasformati e simboli che parlano del nostro tempo.
Ogni immagine diventa metafora, perché i racconti delle specie non sono solo biologia, ma riflesso dei conflitti culturali e dei traumi ambientali che ci toccano da vicino.
Lo spettacolo si fa richiamo, invitando il pubblico a ridefinire il rapporto con l’“altro”—naturale, culturale o simbolico—e a riflettere con ironia e profondità.
La nuova stagione del Teatro Colosseo si presenta come un palcoscenico vivo, in cui oltre cinquanta titoli intrecciano linguaggi diversi e rispondono a pubblici differenti.
Al centro della proposta c’è un’idea di pop theatre che non si limita a essere intrattenimento leggero, ma diventa specchio del presente, unendo profondità e leggerezza, musica e riflessione, comicità e prosa.
La direzione artistica di Claudia Spoto imprime al cartellone una visione chiara: rendere il teatro uno spazio quotidiano, accessibile e al tempo stesso capace di ospitare esperienze intense e complesse.
Accanto alla comicità, che resta uno dei fili conduttori più amati dal pubblico, trovano spazio spettacoli di forte impatto narrativo.
La musica arricchisce il cartellone con concerti che spaziano dall’intimità cantautorale al grande spettacolo, mentre non mancano incursioni nella filosofia, nella scienza e nella divulgazione, a confermare la vocazione del Colosseo come luogo aperto e trasversale.
Il percorso, che si snoda da settembre ad aprile, disegna così una mappa culturale che intreccia intrattenimento e pensiero, portando sulla scena un ventaglio di esperienze che si rispecchiano nella città e nei suoi spettatori.