Dal 15 Maggio 2025
al 15 Maggio 2025
Alessandro Di Battista
Alessandro Di Battista esplora i massacri nei conflitti recenti e il ruolo dei media nel suo monologo teatrale, invitando all'azione per i “dannati della Terra”
Numerosi anche quest’anno i titoli che colorano un cartellone ricchissimo e che continuerà a popolarsi con personaggi e proposte a cui non rinunciare.
Qualità e valore sono il presupposto necessario al lavoro di programmazione e scelta curato dalla direzione di Claudia Spoto, in un patto di fiducia stretto da molti anni con il pubblico di Torino e non solo.
Ne è prova il costante aumento di spettatori affezionati che vivono il Teatro Colosseo come un luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali.
Un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli.
Il programma vede il ritorno di alcune grandi compagnie internazionali a Torino dopo molti anni di assenza.
Le stelle brillano in una stagione che si distingue per la qualità e la varietà degli spettacoli.
Gli organizzatori hanno lavorato intensamente per portare sul palco alcuni dei nomi più prestigiosi della scena, spaziando tra teatro, musica, danza, musical e spettacoli interdisciplinari.
Questo impegno riflette la volontà di essere un punto di riferimento culturale non solo a livello locale, ma anche nazionale.
Chiosa Claudio Spoto:
Un ringraziamento speciale va agli spettatori e a tutte le realtà con cui si collabora per rendere possibile questa straordinaria avventura, si spera di poter accompagnare il pubblico in una stagione ricca di magia e meraviglia, dove ogni spettacolo sarà un viaggio indimenticabile nel mondo dell’immaginazione.
Scomode verità
Dopo il successo del primo monologo teatrale ‘Assange, colpirne uno per educarne cento’ Alessandro Di Battista mette in scena la trasposizione teatrale del suo ultimo libro.
Un racconto crudo, coraggioso e militante sui massacri commessi.
Partendo dal conflitto in Afghanistan, passando attraverso quelli in Iraq e in Libia, Di Battista arriva alla guerra in Ucraina mostrando come funziona la narrazione bellicista ed il sistema mediatico occidentale.
Di Battista ricorda la genesi della guerra in Ucraina nonché del conflitto israelo-palestinese, si scaglia contro l’uso strumentale dell’antisemitismo e spiega come e perché Israele si sia via via trasformato in un Paese caratterizzato dal fondamentalismo e dal terrorismo di Stato.
Infine, dopo aver mostrato e narrato immagini e fatti di Gaza che il mainstream non ha il coraggio di far vedere e raccontare, l’autore ricorda quanto, paradossalmente, la Prima Repubblica fosse caratterizzata, almeno in politica estera, da una libertà impensabile al giorno d’oggi.
85 minuti per chiudere con un messaggio di speranza, azione e partecipazione: quello che ognuno può fare per continuare a stare dalla parte dei “dannati della Terra”, dunque, dalla parte giusta della Storia.