Lo spettacolo intreccia narrazione e musica in un ritratto vivo di San Francesco: la penna di Cazzullo incontra il canto evocativo di Branduardi.
Il racconto si fa storia, restituendoci storie antiche come la predica agli uccelli, il lupo, le stimmate, e il Cantico delle Creature, con eloquenza e melodia contemporanee.
Ogni parola diventa preghiera musicale, perché la riflessione si fa canto e il canto apre al sacro che sopravvive nel quotidiano.
Lo spettacolo si fa incontro, un dialogo tra giornalismo, poesia e fede universale, restituito al teatro come rito di bellezza e condivisione.
La nuova stagione del Teatro Colosseo si presenta come un palcoscenico vivo, in cui oltre cinquanta titoli intrecciano linguaggi diversi e rispondono a pubblici differenti.
Al centro della proposta c’è un’idea di pop theatre che non si limita a essere intrattenimento leggero, ma diventa specchio del presente, unendo profondità e leggerezza, musica e riflessione, comicità e prosa.
La direzione artistica di Claudia Spoto imprime al cartellone una visione chiara: rendere il teatro uno spazio quotidiano, accessibile e al tempo stesso capace di ospitare esperienze intense e complesse.
Accanto alla comicità, che resta uno dei fili conduttori più amati dal pubblico, trovano spazio spettacoli di forte impatto narrativo.
La musica arricchisce il cartellone con concerti che spaziano dall’intimità cantautorale al grande spettacolo, mentre non mancano incursioni nella filosofia, nella scienza e nella divulgazione, a confermare la vocazione del Colosseo come luogo aperto e trasversale.
Il percorso, che si snoda da settembre ad aprile, disegna così una mappa culturale che intreccia intrattenimento e pensiero, portando sulla scena un ventaglio di esperienze che si rispecchiano nella città e nei suoi spettatori.