Dal 05 Settembre 2025
al 07 Settembre 2025
S-punti di bellezza

Un percorso in cui il punto diventa forma, memoria e strumento per restituire alla bellezza un ruolo centrale e duraturo

Un’esposizione che raccoglie opere dell’artista Carlo Dottor nate da una tecnica a olio in rilievo per punti, esito di un lungo percorso creativo che fonde esperienza internazionale e radicamento in Alta Langa.

Questa tecnica, maturata nel corso di oltre quarant’anni, definisce un linguaggio personale in cui la materia diventa protagonista e la superficie si trasforma in un campo tridimensionale.

L’artista

Carlo Dottor è un pittore e scultore nato a Vittorio Veneto nel 1954.

Ha studiato scienze sociali, giurisprudenza e storia dell’arte a Firenze, avvicinandosi professionalmente alla pittura grazie all’incontro con il paesaggista toscano Dino Migliorini, che lo ha introdotto alla tecnica a olio e all’ambiente artistico fiorentino e parigino.

Dal 1979 ha vissuto a Parigi, entrando in contatto con artisti e intellettuali di livello internazionale e sviluppando una ricerca autonoma che, dagli anni ’80, si concentra sull’olio in rilievo per punti, linguaggio che unisce rigore compositivo e vibrazione cromatica.

La tecnica e la ricerca

Parallelamente alla pittura, dagli anni ’80 ha sperimentato la scultura in legno, terracotta e marmo, esponendo in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui Grand Palais di Parigi, Festival dei Due Mondi di Spoleto e sedi istituzionali come il Parlamento Europeo di Strasburgo.

La sua produzione è spesso legata alla memoria dei luoghi e all’identità culturale, con progetti che intrecciano arte e valorizzazione del territorio, in particolare in Toscana e Piemonte.

Residente in Alta Langa dal 2020, intreccia la propria ricerca alla memoria del territorio, con un’attenzione particolare al rapporto tra luce e forma.

Stile della mostra

La mostra propone un itinerario visivo che attraversa forme astratte, texture materiche e variazioni cromatiche, costruendo un dialogo costante tra pittura e scultura.

Le opere esposte nascono da un uso sistematico del punto come unità minima di costruzione: cellule di colore che, sommandosi, generano profondità, vibrazione e movimento.

Le composizioni alternano densità e pause, creando ritmo e sospensione: l’occhio è guidato a soffermarsi sui dettagli, a seguire il fluire dei segni, a percepire il cambiamento prodotto dallo spostamento dello sguardo.

Il titolo S-punti di bellezza sintetizza l’intento dell’artista: individuare frammenti di realtà e trasformarli in tracce visive capaci di restituire una bellezza concreta e quotidiana.