

Il Castello di Monastero Bormida apre i suoi spazi sotterranei alla mostra condivisa dai pittori Ermes Cantù e Henrik Peter Hofsaess, intitolata Riflessi dell’anima.
Le opere presentano tecniche e formati diversi, accomunati dall’idea dell’arte come specchio interiore.
Ogni tela diventa una superficie di indagine che rimanda a emozioni, ricordi e visioni, trasformando il gesto pittorico in rivelazione dell’anima.
Il dialogo tra i due artisti crea contrasti e corrispondenze: da una parte la tensione cromatica, dall’altra la delicatezza del segno.
L’incontro delle due sensibilità genera un percorso che invita il visitatore a riconoscersi nelle vibrazioni più intime della pittura.
La mostra si inserisce in un contesto suggestivo, arricchito dalla memoria del castello medievale, e accompagna la retrospettiva di Camillo Francia, trasformando l’edificio in un vero centro di esperienze artistiche.
Pittore di origine tedesca nato a Pforzheim, ha studiato alla WWU di Münster e alla Philipps-Universität di Marburg.
Da anni attivo in Italia, partecipa a mostre e iniziative culturali, in particolare in Piemonte, dove è stato protagonista della rassegna “Riflessi dell’anima” al Castello di Monastero Bormida insieme a Camillo Francia ed Ermes Cantù.
La sua ricerca pittorica si concentra su temi introspettivi e simbolici, come nel trittico sul trauma, e si inserisce nel dialogo tra arte, memoria ed esperienza personale.
Nasce a Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano, e lavora per molti anni presso la Ferrero, fino al pensionamento.
Fin da bambino manifesta un vivo interesse per il disegno, ma è solo più tardi che l’incontro con il pittore Sana di Bergamo rafforza in lui la passione per l’arte. Da quel momento inizia a dipingere con i colori, scoprendo un amore autentico per la pittura e per i grandi maestri.
I suoi primi lavori vengono esposti a Osio, seguiti da mostre a Genova, Pegli e in diverse località della Liguria, segnando le tappe di un percorso artistico in costante evoluzione.