
Dal 05 Ottobre 2025
al 05 Ottobre 2025
Rete romanica di collina: la chiesa della Madonna della Neve
L'iniziativa consente ai visitatori di scoprire le radici medievali della regione, esplorando un luogo incastonato in un paesaggio caratterizzato da vigneti e valli
La chiesa della Madonna della Neve riapre al pubblico come parte del progetto della Rete Romanica di Collina, che offre l’opportunità di riscoprire il patrimonio storico e culturale del Monferrato.
Situata in una posizione panoramica, la chiesa rappresenta un importante esempio di architettura romanica nel territorio, che da secoli è stato un punto di riferimento per la comunità locale.
L’iniziativa non si limita alla sola apertura della chiesa, ma comprende anche i Cammini del Romanico, che collegano le varie chiese della zona.
I visitatori potranno percorrere i sentieri che attraversano il suggestivo paesaggio collinare, ricco di flora e fauna, immergendosi in un’esperienza che unisce arte, storia e natura.
I dettagli del cammino romanico a Cocconato, culminante la visita della chiesa della Madonna delle Neve, si possono consultare al seguente link.
La chiesa della Madonna della Neve
Situata su un rilievo collinare tra Cocconato e Montiglio, la chiesa della Madonna della Neve si inserisce in un paesaggio caratterizzato da vigneti e dalle valli di Versa e Marcellina.
Quest’area, ricca di reperti romani, era attraversata da un’importante strada medievale che seguiva il tracciato dell’antica via romana tra Asti (Hasta Pompeia) e Monteu da Po (Industria), testimoniando la centralità storica di questo territorio.
Le prime notizie documentate risalgono al 1250, quando la chiesa compare come pieve appartenente alla diocesi di Vercelli.
Nel 1474, con la creazione della diocesi di Casale, entrò a farne parte, ma nel corso dei secoli perse progressivamente importanza fino a decadere, mentre la funzione parrocchiale veniva trasferita alla chiesa del paese, più vicina al castello.
Alla fine del Seicento, la chiesa venne ricostruita e rimaneggiata più volte nei secoli successivi.
Scavi archeologici e trasformazioni architettoniche
Della struttura originale romanica, oggi poco visibile, restano tracce significative grazie agli scavi del 1989, che hanno portato alla luce:
- fondazioni altomedievali
- rocchi di colonne
- un capitello decorato, unico elemento superstite dell’antico apparato scultoreo, attualmente riutilizzato come base dell’altare
- abside semicircolare, facendo ipotizzare che l’edificio avesse un’impianto basilicale a tre navate
- cimitero medievale attorno alla chiesa
L’attuale struttura, frutto di rifacimenti ottocenteschi, è in mattoni e arenaria, con una facciata sobria, sormontata da un timpano e caratterizzata da tre finestre.
Restauri
L’interno, completamente riplasmato, presenta volte a botte con unghie e un’aula unica, mentre gli interventi di restauro del 1989 e del 2017 hanno consolidato l’edificio, minacciato dallo scivolamento del terreno argilloso.
Alcuni elementi architettonici dell’antica pieve sono stati riutilizzati nella chiesa parrocchiale di Cocconato, come testimoniano i blocchi di arenaria impiegati nei muri perimetrali e un archivolto romanico conservato nel muraglione di sostegno.
Curiosità storiche
Oltre alla sua importanza religiosa e storica, la chiesa è legata a un episodio curioso: nel 1800, la torre medievale di Cocconato fu scelta per ospitare una stazione del telegrafo ottico Chappe, il sistema di comunicazione visiva voluto da Napoleone per collegare Parigi con Milano e Venezia.
Grazie alla sua posizione strategica sulle colline del Monferrato, la stazione di Cocconato permise per alcuni anni il passaggio dei segnali ottici tra Torino e Albugnano, fino alla dismissione del sistema nel 1814.
Struttura geografica della rete
L’accoglienza, la visita e la conoscenza delle 26 abbazie e chiese romaniche, nel territorio tra Po e Monferrato, fanno da corona a Santa Maria di Vezzolano, importante abbazia romanica situata nel comune di Albugnano.
Oltre alla sua funzione spirituale, l’abbazia, sorta sul finire dell’XI secolo, era anche un centro di accoglienza per i pellegrini e di diffusione della cultura religiosa.
La sua posizione strategica nel paesaggio monferrino la rendeva un punto di riferimento per il territorio circostante.
La Rete Romanica di Collina ne rappresenta un “perimetro” o una cornice, contribuendo a creare un insieme di grande importanza storica e culturale.