Dal 01 Giugno 2025
al 01 Giugno 2025
Rete romanica di collina: chiesa di Sant’Eusebio

La chiesa, situata in una pittoresca vallata, riapre al pubblico offrendo un'opportunità unica di esplorare un luogo ricco di storia

La  chiesa di Sant’Eusebio riapre al pubblico come parte del progetto della Rete Romanica di Collina, che offre l’opportunità di riscoprire il patrimonio storico e culturale del Monferrato.

L’edificio affiora nel verde di fondovalle, testimone di secoli di devozione.

L’iniziativa non si limita alla sola apertura della chiesa, ma comprende anche i Cammini del Romanico, che collegano le varie chiese della zona.

I visitatori potranno percorrere i sentieri che attraversano il suggestivo paesaggio collinare, ricco di flora e fauna, immergendosi in un’esperienza che unisce arte, storia e natura.

Durante il percorso Castelnuovo – Albugnano, è possibile visitare anche la chiesa di Santa Maria di Cornareto isolata e silenziosa si trova sulla sommità di un colle.

I dettagli del cammino romanico per visitare entrambi gli edifici, si possono consultare al seguente link.

Chiesa di Sant’Eusebio

La chiesa si trova in prossimità di un incrocio di strade.

Antistante alla facciata, la provinciale Casalborgone-Pralormo, a sud-est quella per Albugnano e infine quella con cui si entra nell’abitato di Castelnuovo.

Fu la prima parrocchiale del luogo e risulta citata nei documenti a partire dal 1280 come dipendente dalla pieve di Santa Maria di Pino.

Nel 1574 il vescovo di Vercelli, nella cui diocesi si trovava, la indica come chiesa campestre, non più parrocchiale e dipendente dalla prevostura di Sant’Andrea.

L’architettura della chiesa

L’edificio si presenta a aula unica ed è il frutto di due successive sopraelevazioni della chiesa romanica originaria, causate da un progressivo innalzamento del terreno della collina retrostante.

Tali modifiche, ascrivibili al XV e al XVIII secolo, sono maggiormente distinguibili in corrispondenza del fianco sud e dell’abside.

Quest’ultima conserva le caratteristiche peculiari dell’architettura romanica della fine dell’XI – inizio XII secolo:

  • la muratura a conci di arenaria alternati a mattoni

  • la divisione in tre specchiature mediante sottili semicolonne

  • tre monofore, che all’interno presentano sull’arco decorazioni a fogliami e girali

Tracce di archetti pensili sottolineano il coronamento dell’epoca.

Sul fianco sud si nota l’innalzamento del XV secolo: una cornice di mattoni leggermente aggettanti, al di sopra della quale vi è ancora una porzione di muratura intonacata del XVIII secolo.

Le volte interne e la facciata attuale sono dovute probabilmente all’intervento settecentesco.

Il cantiere di restauro del 2007 ha riportato in luce la pavimentazione interna e il livello esterno dell’originaria chiesa romanica, riqualificando e consolidando la struttura dell’edificio.

Chiesa di Santa Maria di Cornareto

La Chiesa di Santa Maria di Cornareto risale alla fine del XII secolo, con rifacimenti nel XVII e XVIII secolo.

L’edificio, ridotto a rovine, è stato restaurato nel 1984, utilizzando, ove possibile, i frammenti originali.

La parte più integra è l’abside, caratterizzata da una struttura severa in grossi blocchi di pietra.

Non è stato invece ricostruito il campanile, che probabilmente risale a un’epoca posteriore rispetto alla fondazione della chiesa.

L’edificio ha una pianta rettangolare, con una lunghezza di 7,70 metri e una larghezza di 4,15 metri.

Struttura geografica della rete

L’accoglienza, la visita e la conoscenza delle 26 abbazie e chiese romaniche, nel territorio tra Po e Monferrato, fanno da corona a Santa Maria di Vezzolano, importante abbazia romanica situata nel comune di Albugnano.

Oltre alla sua funzione spirituale, l’abbazia, sorta sul finire dell’XI secolo, era anche un centro di accoglienza per i pellegrini e di diffusione della cultura religiosa.

La sua posizione strategica nel paesaggio monferrino la rendeva un punto di riferimento per il territorio circostante.

La Rete Romanica di Collina ne rappresenta un “perimetro” o una cornice, contribuendo a creare un insieme di grande importanza storica e culturale.