Dal 23 Agosto 2025
al 24 Agosto 2025
Personale di Giuseppe Gabellone

Un'esperienza immersiva tra luce, scultura e fotografia che invita a riscoprire spazi storici attraverso l'arte contemporanea

PALAZZOIRREALE presenta la mostra personale dell’ artista, noto per il suo linguaggio che unisce scultura, fotografia e installazione.

L’esposizione sarà visitabile dal 18 maggio al 28 settembre 2025  nel cuore del Monferrato, all’interno delle storiche Cattedrali Sotterranee, riconosciute come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Il progetto

Curato da Giorgio Galotti, è stato ideato appositamente per questi spazi, intrecciando la memoria architettonica delle cantine con una visione artistica contemporanea e immersiva.

La mostra si articola in nove opere, tra cui sculture e fotografie, pensate per creare un percorso di esperienza sensoriale e riflessione visiva.

Tra le opere inedite spicca Tramonto scivola (2025), un intervento site-specific che utilizza un proiettore motorizzato per disegnare un quadrato di luce gialla in movimento, in dialogo diretto con le pareti storiche dello spazio.

Completano il percorso lavori come Testa capovolta (2024) e una serie di sculture luminose intitolate Untitled (2018), capaci di evocare atmosfere enigmatiche e sospese.

Ogni installazione rappresenta una “traccia” che invita il visitatore a costruire un orizzonte interiore, favorendo una fruizione dilatata nel tempo e nello spazio.

Il dialogo tra arte e memoria industriale è al centro di questa esperienza, che rinnova la percezione degli ambienti produttivi storici dell’azienda Bosca, trasformandoli in luoghi di immaginazione e scoperta.

L’artista

Giuseppe Gabellone (nato a Brindisi nel 1973) è un artista italiano che vive e lavora tra Parigi e Milano.

La sua pratica artistica si distingue per l’uso combinato di scultura, fotografia e installazione, creando opere che esplorano la relazione tra spazio, materia e percezione.

Formazione e primi anni

Gabellone ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e successivamente all’Accademia di Brera a Milano, dove ha frequentato i corsi di Alberto Garutti fino al 1995.

Negli anni ’90, ha iniziato a sviluppare una pratica che unisce la scultura e la fotografia, creando opere scultoree che spesso venivano distrutte dopo essere state fotografate, lasciando la fotografia come unica testimonianza dell’opera.

Ricerca artistica

Il lavoro di Gabellone si concentra sull’intersezione tra dimensione bidimensionale e tridimensionale, esplorando la relazione tra rappresentazione e ornamento.

Negli anni 2000, ha iniziato a indagare diverse tipologie di scultura murale, reinterpretando il bassorilievo tradizionale italiano.

La sua pratica è caratterizzata da una rigorosa ricerca formale e da una costante sperimentazione con diversi materiali, tra cui resine sintetiche, fibra di vetro, bambù, legno e corda di cotone.