Dal 14 Novembre 2025
al 14 Novembre 2025
Pani del mondo

Un incontro e una cena per celebrare il pane come simbolo di lentezza, memoria e condivisione: un viaggio sensoriale e umano tra saperi, profumi e storie del mondo

Dopo aver raccontato i pani d’Italia, Fulvio Marino torna alla Fondazione Mirafiore e a Fontanafredda con un nuovo viaggio dedicato alla cultura panificatrice del mondo.

Mugnaio e panificatore tra i più conosciuti in Italia, volto televisivo e appassionato divulgatore, Marino accompagna il pubblico in un percorso che intreccia tradizione, sapienza artigiana e curiosità culturale, portando il pane al centro di un racconto che parla di identità, lentezza e bellezza.

Il pane come linguaggio universale

Conduttore del programma Il Forno delle Meraviglie su Real Time e ospite fisso della trasmissione È sempre mezzogiorno con Antonella Clerici, Fulvio Marino ha fatto del pane la propria missione quotidiana.

Condivide con il pubblico tecniche, segreti e storie legate ai lievitati, trasmettendo un messaggio di autenticità e passione.

Nel suo precedente incontro alla Fondazione aveva definito il pane “il prodotto più sexy del mondo”: lento, senza compromessi, possibile solo grazie a ingredienti di altissima qualità.

Pane e convivialità

Questa volta l’occasione sarà duplice e golosa: il pane sarà protagonista non solo dell’incontro, ma anche di una cena speciale presso l’Osteria Disguido, pensata da Ugo Alciati insieme allo stesso Marino.

Non semplice companatico, ma re della tavola, il pane diventa filo conduttore di una serata dove assaggi, racconti e aneddoti si fondono in un’esperienza che unisce cultura, tradizione e memoria.

Dalle langhe al mondo

Originario dell’Alta Langa, cresciuto in una storica famiglia di mugnai del Mulino Marino, Fulvio ha saputo trasformare un sapere ereditato in una visione moderna e universale.

Con la sua competenza e la sua passione è diventato il panificatore più amato della TV italiana e un punto di riferimento per chi vede nel pane un simbolo di convivialità, innovazione e tradizione.

Un viaggio tra sapori e storie

La cena sarà anche un viaggio culturale, tra sapori e tecniche che attraversano Paesi e continenti.

Un’occasione per scoprire come questo alimento antico e universale continui, ancora oggi, a raccontare la storia dell’essere umano e delle sue comunità.

Guidati dall’entusiasmo e dall’esperienza di Fulvio Marino, i partecipanti potranno conoscere da vicino le infinite sfumature del pane, emblema di una cultura che unisce popoli e generazioni.

La rassegna

Un invito semplice e insieme impegnativo: esserci, informarsi, partecipare.

Fino al 18 aprile, con epilogo nella tradizionale Passeggiata resistente del 25 aprile, il teatro della Fondazione Mirafiore, immerso tra le vigne di Serralunga d’Alba, torna a essere casa del pensiero critico, della memoria e del dialogo civile.

Una nuova edizione del Laboratorio di Resistenza permanente rinnova l’appello alla partecipazione e alla riflessione.

Coltivare la complessità, custodire il dubbio, difendere la bellezza del confronto

così la direttrice Paola Farinetti ha sintetizzato la rotta, richiamando l’idea di libertà come partecipazione.

Proprio #partecipazione è la parola-guida di questa stagione, con 24 incontri in orario preserale.

Un calendario intenso, aperto da un prologo con il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dalla presentazione del primo romanzo di Oscar Farinetti, La regola del silenzio, introdotto in dialogo con Giulia Ichino, editor di Bompiani.

Due momenti che hanno dato il via a un percorso condiviso: quello di una comunità che sceglie di restare vigile, curiosa, attenta.

Laboratorio di resistenza permanente

Il Laboratorio di Resistenza permanente nasce per attualizzare i valori della Resistenza storica, adattandone il significato e l’eredità morale alle sfide contemporanee.

Nel corso dell’anno, il teatro della Fondazione ospita incontri, letture, spettacoli e dibattiti sui grandi temi del vivere civile.

Giornalisti, uomini e donne di cultura, scienza, economia e politica si alternano in un confronto aperto e intergenerazionale.

Questa rassegna è divenuta, dopo anni di attività, una vera comunità del pensiero, che si ritrova ogni settimana per indagare la contemporaneità, riflettere sui valori da proteggere e rinnovare l’impegno civile attraverso linguaggi accessibili a tutti.