Dal 07 Settembre 2025
al 07 Settembre 2025
Palio di Asti

L'imponente corteo storico per vie cittadine del centro e l'animosa e appassionata corsa a pelo di 21 cavalli

Quest’anno il Palio celebra 750 anni!

Domenica 7 settembre si corre il Palio di Asti e la città torna indietro nel tempo di 750 anni, fino al 1275, anno in cui si corse il primo Palio vicino alle mura della allora nemica città di Alba.

Oggi il Palio si tiene nella centralissima Piazza Alfieri, dove 21 cavalli si sfidano in una corsa a pelo (senza sella) in rappresentanza di altrettanti Borghi, Rioni e Comuni.

Una delle feste popolari più suggestive del territorio nazionale che ogni anno unisce la città e i borghi circostanti e raccoglie migliaia di turisti, appassionati e curiosi che arrivano ad Asti per vivere un weekend di storia e tradizione.

La giornata del Palio, tradizionalmente la prima domenica di settembre, è solo il culmine di un fine settimana di festa, colori, cultura e gastronomia.

La domenica

Ore 10:00 La cerimonia

La domenica del Palio inizia con la cerimonia della benedizione del cavallo e del fantino nelle chiese cittadine.

Ore 11:00 L’esibizione

La mattinata termina con l’esibizione, in Piazza San Secondo, degli sbandieratori dell’A.S.T.A: il biglietto da visita del Palio di Asti in Italia e nel mondo.

Il Gruppo, composto da circa 80 atleti tra tamburini e sbandieratori, offre una spettacolare varietà di esibizioni.

I costumi sono fedeli riproduzioni medievali e le bandiere presentano i colori dei Borghi, Rioni e Comuni che corrono il Palio.

Ore 14:00 La sfilata

L’affascinante sfilata storica del Palio, la più grande d’Italia, con 1200 figuranti.

Un imponente corteo che rievoca la storia medievale della città tra il XII e XV secolo.

I costumi, fedeli riproduzioni d’epoca, sono realizzati dalle sartorie teatrali e si ispirano a dipinti e affreschi di età medievale.

La sfilata è il frutto di un lavoro minuzioso e certosino per trovare tessuti, fogge e accessori, acconciature e attrezzature storicamente coerenti.

Percorso: Piazza Cattedrale, Via Caracciolo, Piazza Cairoli, Corso Alfieri, Via Gobetti, Via Garibaldi, Via Gardini, Piazza Alfieri.

Il corteo è aperto dal Gruppo del Capitano del Palio e dagli sbandieratori dell’A.S.T.A ed è chiuso dal Carroccio scortato dagli armigeri.

Ore 16:00 La gara

In Piazza Alfieri, il Mossiere dà il via al Palio.

Corsa del Palio con cavalli montati a pelo (senza sella). Tre batterie da sette cavalli.

I fantini si sfideranno per aggiudicarsi la gloria e l’ambito Drappo.

Ore 17:00 Gli sbandieratori

Esibizione degli sbandieratori.

Ore 18:00 La seconda gara

Finale da nove cavalli ed assegnazione del Palio.

Il Palio di Asti è un evento atteso e sentito ora come nel XIII secolo, che negli anni evolve pur rimanendo sempre sé stesso, nella più profonda cura, rispetto e sicurezza dei suoi protagonisti: i cavalli, i fantini e gli spettatori.

Una tradizione lunga secoli che nonostante il passare del tempo conserva intatta la magia della storia e tramanda un senso di comunità unico, capace di affascinare e tenere unita una città.

I partecipanti

Ecco i 21 partecipanti e i loro colori:

  • Comune di BALDICHIERI – argento, azzurro e oro
  • Comune di CASTELL’ALFERO – azzurro, bianco e oro
  • Comune di SAN DAMIANO – rosso e blu
  • Comune di MONTECHIARO –  bianco e celeste
  • Comune di CANELLI – bianco e azzurro
  • Comune di NIZZA MONFERRATO – giallo e rosso
  • Comune di MONCALVO – bianco e rosso
  • Rione SAN SECONDO – bianco e rosso
  • Borgo SAN MARZANOTTO – oro e blu
  • Borgo SANTA MARIA NUOVA – rosa e azzurro
  • Rione SAN PAOLO – oro e rosso
  • Rione SAN SILVESTRO – oro e argento
  • Rione SAN MARTINO SAN ROCCO –  bianco e verde
  • Borgo TORRETTA – bianco, rosso e blu
  • Borgo VIATOSTO – bianco e azzurro
  • Borgo SAN PIETRO – rosso e verde
  • Borgo TANARO TRINCERE TORRAZZO – bianco e azzurro
  • Borgo SAN LAZZARO – giallo e verde
  • Borgo DON BOSCO – giallo e blu
  • Rione SANTA CATERINA – rosso e celeste
  • Rione CATTEDRALE – bianco e azzurro

Un po’ di storia

Secondo il cronista Ogerio Alfieri, antenato del più noto Conte Vittorio, la città di Asti

..nell’anno del Signore 1280 era colma di ricchezze, chiusa da solide e recenti mura e costituita quasi interamente da molti edifici, torri, palazzi e case da poco costruite.

Nella descrizione, precisa e puntuale, Ogerio cita le buone qualità dei cittadini astesi giudicandoli

…assennati e nobili, ricchi e potenti; in caso di necessità la città può contare su seicento cavalieri dotati di due cavalli…il contado può fornire centosessanta cavalieri dotati di un cavallo o di una cavalla….

In quegli anni gli astigiani davano vita alla corsa del Palio.

La prima notizia certa della corsa risale al 1275 anno in cui, secondo Guglielmo Ventura, speziale di professione e cronista per diletto, gli astigiani corsero il Palio per dileggio, sotto le mura della nemica città di Alba, portando danni e devastazioni alle vigne.

Oggi la città conserva un tessuto urbano testimonianza dei fasti di un tempo.

Le torri e le caseforti i palazzi medievali e le caratteristiche vie del centro storico fanno da scenario alla affascinante rievocazione storica del Palio.

Sono ventuno i contendenti che nei giorni della vigilia hanno vigorosamente tentato di propiziare la vittoria con cene, riti scaramantici e burle nei confronti dei borghi avversari, sino all’ultimo confronto in campo, preceduto dal corteo, composto da oltre milleduecento figuranti in costume medievale.

Dopo molto impegno, tanta passione e altrettanti affanni uno soltanto potrà stringere tra le mani il drappo cremisino con le insegne della città e l’immagine del Santo Patrono.

Per tutti la festa incomincia già il fine settimana precedente con la presentazione dell’anteprima del corteo, il Palio degli sbandieratori, il mercatino, e le prove in pista per saggiare le forze in campo, in un crescendo da cardiopalma.

Ma per capire il Palio è necessario esserci, calarsi nella festa, magari seguendo direttamente le vicende di uno dei ventuno partecipanti.

Dagli sguardi dei borghigiani, che hanno lavorato un anno intero, si capirà che cosa significa la passione viscerale, l’attaccamento ai colori, la voglia di vincere, la gioia della vittoria o l’amarezza della sconfitta.