La tappa di Mango della mostra itinerante dedicata ai novant’anni dell’Asti Docg entra nelle sale del castello appena restaurato, trasformandole in un percorso che ricostruisce l’evoluzione di uno dei vini simbolo del Piemonte.
L’esposizione ripercorre la crescita socioeconomica della denominazione spumantistica più antica d’Italia, mostrando come un territorio, un vitigno e un linguaggio pubblicitario abbiano contribuito a costruire un’identità riconoscibile nel mondo.
Il percorso narrativo, curato da Pier Ottavio Daniele, utilizza un approccio cronologico che intreccia memoria locale, trasformazioni del gusto e cambiamenti del costume italiano, dagli anni Trenta fino alla comunicazione contemporanea delle bollicine.
In mostra sono raccolti oltre cinquanta manifesti originali provenienti dagli archivi delle grandi case spumantiere, materiali capaci di raccontare come l’Asti sia stato comunicato, immaginato e desiderato in quasi un secolo di storia.
Accanto alle affiches d’epoca compaiono filmati e immagini difficili da reperire, che documentano Caroselli, spot televisivi e campagne iconiche che hanno segnato l’immaginario visivo del vino italiano.
La selezione rivela l’evoluzione della grafica enoica: dal disegno narrativo alle illustrazioni moderniste, fino alla fotografia patinata e ai linguaggi internazionali delle campagne più recenti.
La scelta del castello di Mango come sede della tappa sottolinea il legame tra le colline dell’Asti, il loro paesaggio UNESCO e la tradizione spumantistica che ha modellato negli anni economia e identità locale.
Gli ambienti storici diventano parte integrante dell’allestimento, offrendo una cornice che amplifica la relazione tra memoria, creatività e produzione vitivinicola.