Paolo La Farina
Paolo La Farina
Paolo La Farina + Cast in fase di definizione
Patrizia Velardi, Mario Nuzzo – Reteteatri – Teatro Nelle Valli Bormida
Lo spettacolo è allestito con interpretazioni attoriali, reading e canzoni dal vivo.
La storia dei due personaggi principali, Agata Maria ed Ermanno Vitali, è il fulcro della messa in scena.
La vicenda è stata raccontata dalla giornalista Donatella Alfonso nel libro La ragazza della foto, basato sulla testimonianza della figlia di Maria, Nella Sommariva, ed è un documento prezioso per comprendere l’epoca.
La loro storia si intreccia con un secondo livello narrativo dedicato alla realizzazione dell’aeroporto Excelsior di Vesime.
Agata Maria è una giovane contadina di Cartosio che si innamora di Ermanno Vitali, appartenente all’alta borghesia ebraica di Alessandria.
Ermanno aveva trovato rifugio a Vesime, ma fu ucciso in uno scontro con un reparto della San Marco sul ponte di Perletto.
Agata Maria fu poi riconosciuta dai fascisti a causa di una fotografia ritrovata nelle tasche del giovane.
Tra i testi portati in scena compare anche il discorso di Piero Balbo con il Maggiore Temple sull’importanza strategica dell’aeroporto, una testimonianza storica di grande rilievo.
Un terzo livello narrativo riguarda la sorte degli ebrei piemontesi dopo la promulgazione delle leggi razziali.
Le canzoni dal vivo contribuiscono a evocare l’atmosfera del tempo, restituendo il contrasto tra la “gioiosità” forzata del regime e gli eventi bellici e politici in corso.
Non mancano inserti multimediali con registrazioni dell’epoca, come la dichiarazione di guerra di Mussolini e la proclamazione dell’Armistizio.
La stagione propone un itinerario teatrale diffuso, pensato per valorizzare le comunità delle Valli Bormida e trasformare spazi periferici in luoghi di relazione e partecipazione.
Il cartellone intreccia prosa, musica, danza e nuove drammaturgie, alternando spettacoli narrativi, momenti di comicità, performance fisiche e proposte per famiglie, con una particolare attenzione ai linguaggi contemporanei e alla capacità del teatro di leggere il presente.
Ne emerge un mosaico vario e coerente, dove ogni appuntamento diventa occasione per incontrarsi, condividere uno sguardo e riscoprire il territorio come un unico grande palcoscenico.