Dal 12 Dicembre 2025 
al 12 Dicembre 2025
          
                La politica dell’uguaglianza e della partecipazione
              
              Un incontro che unisce pensiero e azione, dedicato a chi crede che la politica possa ancora essere uno strumento di libertà, equità e speranza collettiva
La politica come strumento di uguaglianza, come partecipazione concreta, come possibilità di costruire un futuro comune: è questo il punto di partenza del dialogo che vedrà protagonista Ernesto Maria Ruffini alla Fondazione Mirafiore, in occasione della presentazione del suo libro Più uno, edito da Feltrinelli.
Giurista e già Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ruffini intreccia riflessioni personali e esperienza pubblica per restituire una visione della società in cui nessuno è superfluo, e in cui ogni individuo rappresenta un “più uno”, un valore aggiunto capace di arricchire il tutto.
Nessuno è superfluo
Nel suo racconto, Ruffini invita a riscoprire la dimensione collettiva dell’esistenza, in un tempo attraversato da sfiducia, disuguaglianze crescenti e disillusione politica.
Ogni persona, sostiene l’autore, è parte di un mosaico comune, e il contributo di ciascuno – per quanto piccolo – può cambiare il volto della società.
Un approccio che richiama i principi fondativi della Costituzione italiana, ma che oggi assume una valenza nuova e urgente, in una società fragile e frammentata.
Ruffini propone così una riflessione sulla responsabilità civile, sulla cura reciproca e sul valore dell’impegno, per restituire alla politica il suo significato più alto: servizio e partecipazione.
Politica e cittadinanza attiva
La voce di Ernesto Maria Ruffini si colloca in un tempo in cui la politica sembra aver perso la sua forza morale e la sua capacità di rappresentare.
Con Più uno, egli ne recupera l’essenza più nobile, mostrandola come pratica quotidiana di giustizia e rispetto, non come utopia.
Attraverso il suo racconto diretto e l’esperienza maturata tra le istituzioni, Ruffini accompagna il pubblico in una riflessione che riguarda ciascuno di noi: come possiamo essere parte di un progetto più grande, come possiamo trasformare le scelte individuali in contributi collettivi.
Oltre il libro
L’incontro alla Fondazione non sarà solo la presentazione di un volume, ma un invito a ripensare la politica come atto d’amore civile, come spazio in cui l’individuo riscopre la propria appartenenza e la propria voce.
Un momento di confronto che mira a riaccendere il desiderio di partecipazione consapevole, per ritrovare nella comunità la chiave di un futuro condiviso.
La rassegna
Un invito semplice e insieme impegnativo: esserci, informarsi, partecipare.
Fino al 18 aprile, con epilogo nella tradizionale Passeggiata resistente del 25 aprile, il teatro della Fondazione Mirafiore, immerso tra le vigne di Serralunga d’Alba, torna a essere casa del pensiero critico, della memoria e del dialogo civile.
Una nuova edizione del Laboratorio di Resistenza permanente rinnova l’appello alla partecipazione e alla riflessione.
Coltivare la complessità, custodire il dubbio, difendere la bellezza del confronto
così la direttrice Paola Farinetti ha sintetizzato la rotta, richiamando l’idea di libertà come partecipazione.
Proprio #partecipazione è la parola-guida di questa stagione, con 24 incontri in orario preserale.
Un calendario intenso, aperto da un prologo con il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dalla presentazione del primo romanzo di Oscar Farinetti, La regola del silenzio, introdotto in dialogo con Giulia Ichino, editor di Bompiani.
Due momenti che hanno dato il via a un percorso condiviso: quello di una comunità che sceglie di restare vigile, curiosa, attenta.
Laboratorio di resistenza permanente
Il Laboratorio di Resistenza permanente nasce per attualizzare i valori della Resistenza storica, adattandone il significato e l’eredità morale alle sfide contemporanee.
Nel corso dell’anno, il teatro della Fondazione ospita incontri, letture, spettacoli e dibattiti sui grandi temi del vivere civile.
Giornalisti, uomini e donne di cultura, scienza, economia e politica si alternano in un confronto aperto e intergenerazionale.
Questa rassegna è divenuta, dopo anni di attività, una vera comunità del pensiero, che si ritrova ogni settimana per indagare la contemporaneità, riflettere sui valori da proteggere e rinnovare l’impegno civile attraverso linguaggi accessibili a tutti.