Dal 28 Gennaio 2026
al 28 Gennaio 2026
Il birraio di Preston

Un affresco ironico e travolgente, dove l’universo di Camilleri prende vita tra dialetto, corruzione e irresistibile umanità

Tratto dal romanzo di

Andrea Camilleri

Riduzione teatrale

Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale

Regia

Giuseppe Dipasquale

Scene

Antonio Fiorentino

Con

Edoardo Siravo, Federica De Benedittis, Mimmo Mignemi

e con Gabriella Casali, Pietro Casano, Luciano Fioretto, Federica Gurrieri, Paolo La Bruna, Giorgia Migliore, Valerio Santi, Vincenzo Volo

Produzione

Marche Teatro, Teatro Al Massimo di Palermo, Teatro di Roma

Il birraio di Preston è ambientato in un piccolo paese siciliano a metà Ottocento, il consueto Vigàta della geografia camilleriana.

Dall’inaugurazione del nuovo teatro civico nasce una guerra civile tra i vigatesi e il prefetto di Montelusa, trasformando un evento culturale in un conflitto politico e sociale.

Tra ironia, dramma e ribellione, Camilleri intreccia memoria, storia e comicità, restituendo l’anima contraddittoria della Sicilia: una terra di passioni e potere, di verità taciute e teatralità diffusa.

La regia di Giuseppe Dipasquale dà corpo e ritmo a un affresco corale che è insieme commedia e tragedia, in grado di raccontare con lucidità la Sicilia di ieri e, riflessa, quella di oggi.

L’iniziativa si inserisce nel programma del Centenario Camilleri, promosso dal Fondo Andrea Camilleri con il Comitato Nazionale Camilleri 100.

La stagione

La programmazione 2025/2026, promossa da Fondazione Piemonte dal Vivo e Città di Asti, conferma il teatro come un luogo di incontro tra linguaggi artistici, generazioni e territori, nel segno della qualità e della contaminazione.

Accanto ai titoli di prosa, che spaziano da Pirandello a Camilleri, convivono le sezioni Altri Percorsi e Fuori Abbonamento, dedicate alla musica, alla lirica, alla danza e alla stand-up comedy.

Il palcoscenico astigiano si conferma così un punto di riferimento per la cultura regionale, capace di accogliere i grandi nomi della scena italiana e allo stesso tempo dare spazio a giovani compagnie, progetti originali e nuove drammaturgie.

Ogni appuntamento è pensato come un’esperienza viva, un dialogo con il pubblico che continua a rendere il Teatro Alfieri una casa dell’arte e delle emozioni condivise.