

Nelle imponenti sale della Castiglia, antico presidio militare trasformato in luogo d’arte e di cultura, si apre un percorso che intreccia la storia della fotografia italiana con quella della moda e della vita quotidiana.
Protagonista è Ferdinando Scianna, maestro capace di trasformare lo sguardo fotografico in racconto critico e poetico.
La mostra, curata da Denis Curti, raccoglie circa novanta immagini che offrono una prospettiva completa del suo lavoro, tra reportage, moda e riflessione antropologica.
Scianna non rappresenta la moda come artificio, ma come esperienza vitale.
Le celebri fotografie realizzate con Marpessa Hennink per Dolce & Gabbana diventano emblema di un approccio che fonde eleganza e autenticità, trasformando la modella in figura narrante di un intero mondo culturale.
In queste immagini, la moda non è lusso distante ma radice popolare, legata a paesaggi, tradizioni e volti di un’Italia profondamente vissuta.
Le sale della Castiglia offrono lo sfondo ideale a questo intreccio di linguaggi: le mura medievali accolgono una selezione che attraversa temi, luoghi e decenni, creando un dialogo serrato tra fotografia di moda, reportage sociale e sperimentazione visiva.
L’occhio di Scianna si sofferma tanto sulla dimensione intima del ritratto quanto sulla costruzione scenica dell’immagine editoriale, mostrando come la fotografia possa essere allo stesso tempo documento, memoria e visione.
Allievo di Leonardo Sciascia e primo fotografo italiano a entrare nell’agenzia Magnum Photos, Scianna ha saputo unire la lucidità dell’osservatore all’ironia del narratore.
Le immagini selezionate testimoniano la sua capacità di fare della fotografia un’arte che oscilla tra verità e invenzione, tra l’eterno e l’effimero, conservando sempre una profonda attenzione etica.