Dal 07 Novembre 2025
al 09 Novembre 2025
Ferdinando Scianna: la moda, la vita

Un’occasione per scoprire come la fotografia di Scianna abbia trasformato la moda in linguaggio universale e la vita quotidiana in narrazione estetica e poetica

Nelle imponenti sale della Castiglia, antico presidio militare trasformato in luogo d’arte e di cultura, si apre un percorso che intreccia la storia della fotografia italiana con quella della moda e della vita quotidiana.

Protagonista è Ferdinando Scianna, maestro capace di trasformare lo sguardo fotografico in racconto critico e poetico.

La mostra, curata da Denis Curti, raccoglie circa novanta immagini che offrono una prospettiva completa del suo lavoro, tra reportage, moda e riflessione antropologica.

La moda come racconto

Scianna non rappresenta la moda come artificio, ma come esperienza vitale.

Le celebri fotografie realizzate con Marpessa Hennink per Dolce & Gabbana diventano emblema di un approccio che fonde eleganza e autenticità, trasformando la modella in figura narrante di un intero mondo culturale.

In queste immagini, la moda non è lusso distante ma radice popolare, legata a paesaggi, tradizioni e volti di un’Italia profondamente vissuta.

Il percorso espositivo

Le sale della Castiglia offrono lo sfondo ideale a questo intreccio di linguaggi: le mura medievali accolgono una selezione che attraversa temi, luoghi e decenni, creando un dialogo serrato tra fotografia di moda, reportage sociale e sperimentazione visiva.

L’occhio di Scianna si sofferma tanto sulla dimensione intima del ritratto quanto sulla costruzione scenica dell’immagine editoriale, mostrando come la fotografia possa essere allo stesso tempo documento, memoria e visione.

Un maestro della narrazione visiva

Allievo di Leonardo Sciascia e primo fotografo italiano a entrare nell’agenzia Magnum Photos, Scianna ha saputo unire la lucidità dell’osservatore all’ironia del narratore.

Le immagini selezionate testimoniano la sua capacità di fare della fotografia un’arte che oscilla tra verità e invenzione, tra l’eterno e l’effimero, conservando sempre una profonda attenzione etica.