Una nuova mostra per raccontare testimonianze di devozione e di vita quotidiana nelle campagne e nei paesi di Alba, Langhe e Roero negli ultimi quattro secoli, attraverso un gruppo di tavolette votive, esposte per la prima volta al pubblico.
Le opere in mostra provengono da alcuni santuari della Diocesi di Alba e fanno parte di un gruppo di circa 300 ex voto sottratti negli anni ’60 a numerose parrocchie e che, in seguito alle indagini svolte dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, nel 2019 sono state restituite.
In questi anni, il personale specializzato dell’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi di Alba li ha fotografati, schedati ed inseriti nella banca dati CEI OA che raccoglie l’inventario del patrimonio ecclesiastico mobile di valore storico ed artistico.
L’esposizione, presso gli spazi del MUDI, è incentrata sulla devozione per la Madonna, protagonista e destinataria delle invocazioni di grazia.
A quest’iconografia si affiancano alcune tematiche, messe in risalto nell’allestimento dell’arch. Danilo Manassero, offrendoci un’efficace testimonianza della devozione in un arco cronologico di circa quattro secoli.
Gli episodi, spesso ambientati nelle nostre campagne e nelle abitazioni private, ritraggono nobili personaggi e gente umile in situazioni di difficoltà.
Ad esempio l’incontro con i briganti, la caduta dagli alberi o dai tetti, i ferimenti, gli incendi delle case, il rovesciarsi di carri e carrozze, i fulmini, ma soprattutto le malattie, non solo degli uomini, ma anche del bestiame.
Questi ex voto, realizzati su tavolette in legno, lastre in lamina metallica o materiali di recupero, sono anche una preziosa fonte di informazioni sulla vita quotidiana dei secoli scorsi, sui mestieri e sulle malattie.
O ancora come ricordo di episodi storici, guerre o eventi naturali che hanno segnato la vita della gente di ogni ceto sociale.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 30 aprile 2025, negli orari di apertura del museo, prima di iniziare le procedure di restituzione alle parrocchie proprietarie.
L’esposizione è stata realizzata con il contributo di Banca d’Alba,