Dal 18 Marzo 2026
al 19 Marzo 2026
Einstein: the dark matter

Una ricerca coreografica che attraversa Einstein per interrogare tempo, spazio e realtà, trasformando il movimento dei danzatori in suono vivo e geometria in evoluzione

Ideazione e coreografia

Raphael Bianco

Interaction sound design

Andrea Giomi

Scenografia

Massimo Voghera

Danzatori

Compagnia EgriBiancoDanza

Produzione

Fondazione Egri – Centro di Rilevante Interesse per la Danza

Con il sostegno di

MIC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT

Qual è il senso del tempo, lo spazio di un’azione e la sua logica?

La realtà e la logica delle nostre azioni possono essere solo apparenti e mutevoli?

In quale forma, dinamica e in quale spazio esse si configurano davvero?

Einstein – The Dark Matter

Einstein – The Dark Matter è la terza tappa di *Ergo Sum*, progetto triennale dedicato ai grandi pensatori che hanno interrogato l’esistenza umana.

In questo nuovo lavoro la ricerca coreografica di Raphael Bianco tenta di spingersi oltre il fisico, ispirandosi alle intuizioni spiazzanti di Albert Einstein.

Si indaga il concetto stesso di realtà attraverso un processo di destrutturazione coreografica legato alla geometria spaziale in continua trasformazione.

Suono e movimento

L’intero lavoro si fonda su un sistema di cattura del movimento – corpo, respiro e gesto – che permette ai danzatori di generare in tempo reale l’ambiente sonoro.

Il dispositivo, sviluppato grazie ai sensori curati da Andrea Giomi, crea un dialogo costante tra azione fisica e paesaggio acustico.

La nuova stagione: Oltre i confini

La stagione “Oltre i confini” al Teatro Balbo si presenta come un viaggio tra danza contemporanea, prosa, musica-teatro e performance: un cartellone fatto di attraversamenti e sperimentazioni.

C’è spazio per il corpo in movimento: spettacoli di danza che mettono in scena corpi e gesti come linguaggio scenico, capaci di raccontare storie e emozioni senza parole.

Ma anche per la parola: prosa e teatro di narrazione che cercano intimità, verità, e rapporti diretti con lo spettatore.

Il mix delle arti — danza, musica, teatro — è pensato come un campo aperto: un teatro che vuole essere “oltre”, non ingabbiato, che invita lo spettatore a guardare, ascoltare, sentire.

Questa stagione non è un semplice calendario di spettacoli: è un percorso pensato per attraversare spazi, linguaggi, sensibilità. Una proposta che unisce la comunità, l’arte, la curiosità, senza separazioni nette tra genere e stile.