Dal 26 Dicembre 2024
al 16 Marzo 2025
Duchessa Margherita: ciaspolata e visita esclusiva

La dimora di Charme che offre la possibilità di visitare il territorio, soggiornando nelle sue camere dotate di comfort ed eleganza

La Dimora di Charme Duchessa Margherita vi invita ad approfittare del suo pacchetto invernale, per scoprire il territorio, comprensivo di:

  • pernottamento presso la nostra Dimora in camera Deluxe con letto matrimoniale, ciel de lit alla francese e doccia idromassaggio a 70,00 € a persona (140,00 € totali)
  • escursione guidata con ciaspole tra boschi innevati
  • visita esclusiva al Castello di Casotto organizzata da Kalatà che si svolgerà nelle seguenti date: 26 e 29 dicembre, 05 e 19 gennaio, 02 e 16 febbraio, 02 e 16 marzo a 30,00 € a persona con eventuale possibilità di merenda sinoira presso la Locanda del Mulino di Valcasotto.

Il castello di Casotto

Come altri castelli piemontesi anche quello di Casotto ebbe un’origine non militare.

Agli inizi fu infatti una Certosa, la prima in Italia.

Venne fondata nel secolo XI, forse dallo stesso San Bruno che veniva dalla Grande Chartreuse presso Grenoble per andare a Roma.

Solo nel 1800, dopo le spoliazioni napoleoniche, fu acquistata dai Savoia e trasformata in castello di caccia.

Una serie di recenti campagne di scavo condotte dall’Università di Torino ha riportato alla luce le fondamenta dell’originaria Certosa e di un successivo ampliamento quattrocentesco.

Fra gli eremiti che costituirono il nucleo originario dei certosini che in principio vivevano in piccole capanne (otto in tutto, da cui forse “case-otto” cioè Casotto) ci fu il beato garessino Guglielmo Fenoglio.

Nel 1858 la principessa Clotilde vi ricevette la notizia che doveva andare in sposa a Gerolamo Bonaparte, detto “Plon Plon”, il cugino di Napoleone III: fu un matrimonio dettato dalla ragion di Stato e voluto da Cavour per ottenere l’alleanza con la Francia nella seconda guerra d’indipendenza.

Il castello di Casotto, che fu tra i preferiti del Re Vittorio Emanuele II per le battute di caccia, attualmente è di proprietà della Regione Piemonte che ne curerà il restauro e la ristrutturazione architettonica.