Dal 13 Novembre 2025
al 13 Novembre 2025
Donne che resistono

Un incontro che intreccia storia e sentimento, dedicato al coraggio silenzioso delle donne che, nel custodire la memoria, hanno difeso la libertà e insegnato all’Italia a non dimenticare

La storica e scrittrice Michela Ponzani arriva alla Fondazione Mirafiore per presentare il suo nuovo libro Donne che resistono. Le Fosse Ardeatine dal massacro alla memoria 1944–2025, un’opera che restituisce voce e dignità a chi per decenni è rimasto nell’ombra della storia ufficiale.

Un lavoro di grande valore civile, che unisce ricerca storica e testimonianza umana, mettendo al centro le donne che hanno saputo trasformare il dolore in memoria e la memoria in resistenza.

La memoria e l’assenza

Da anni Michela Ponzani raccoglie e custodisce le memorie conservate dall’ANFIM, l’associazione nata per difendere il diritto al riconoscimento e alla sepoltura delle 335 vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine, avvenuta a Roma il 24 marzo 1944.

Un eccidio che lasciò ai familiari un vuoto incolmabile – un corpo e un nome perduti – e che segnò profondamente la coscienza collettiva del Paese.

In questo lavoro, l’autrice ha scelto di dare spazio soprattutto alle vedove, madri e figlie di quei martiri: donne che, pur segnate da un dolore indicibile, non si piegarono mai al silenzio.

Donne e memoria civile

Sono loro le protagoniste di questa narrazione: donne che hanno imparato a resistere, a custodire la memoria dei propri cari, a chiedere verità e giustizia.

Molte di loro hanno testimoniato nei tribunali contro i criminali di guerra, trasformando la sofferenza personale in una battaglia morale e civile.

Il libro racconta non solo il lutto privato di queste famiglie, ma anche la trasformazione del massacro in mausoleo, primo monumento nazionale della Repubblica Italiana.

Un luogo divenuto “nuovo Altare della Patria”, ma anche simbolo di una memoria complessa e divisa, che ancora oggi interroga il significato dell’antifascismo e la responsabilità della Storia.

La forza della testimonianza

Attraverso le storie di queste donne, Michela Ponzani riporta alla luce testimonianze sepolte per decenni, cariche di tensione morale, ideali e scelte di vita che hanno plasmato la coscienza democratica italiana.

Una narrazione intensa e necessaria, che ci costringe a riflettere su come la memoria privata possa farsi memoria pubblica, e su quanto il coraggio delle donne sia stato – e resti – un pilastro nella costruzione di un Paese libero e consapevole.

La rassegna

Un invito semplice e insieme impegnativo: esserci, informarsi, partecipare.

Fino al 18 aprile, con epilogo nella tradizionale Passeggiata resistente del 25 aprile, il teatro della Fondazione Mirafiore, immerso tra le vigne di Serralunga d’Alba, torna a essere casa del pensiero critico, della memoria e del dialogo civile.

Una nuova edizione del Laboratorio di Resistenza permanente rinnova l’appello alla partecipazione e alla riflessione.

Coltivare la complessità, custodire il dubbio, difendere la bellezza del confronto

così la direttrice Paola Farinetti ha sintetizzato la rotta, richiamando l’idea di libertà come partecipazione.

Proprio #partecipazione è la parola-guida di questa stagione, con 24 incontri in orario preserale.

Un calendario intenso, aperto da un prologo con il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dalla presentazione del primo romanzo di Oscar Farinetti, La regola del silenzio, introdotto in dialogo con Giulia Ichino, editor di Bompiani.

Due momenti che hanno dato il via a un percorso condiviso: quello di una comunità che sceglie di restare vigile, curiosa, attenta.

Laboratorio di resistenza permanente

Il Laboratorio di Resistenza permanente nasce per attualizzare i valori della Resistenza storica, adattandone il significato e l’eredità morale alle sfide contemporanee.

Nel corso dell’anno, il teatro della Fondazione ospita incontri, letture, spettacoli e dibattiti sui grandi temi del vivere civile.

Giornalisti, uomini e donne di cultura, scienza, economia e politica si alternano in un confronto aperto e intergenerazionale.

Questa rassegna è divenuta, dopo anni di attività, una vera comunità del pensiero, che si ritrova ogni settimana per indagare la contemporaneità, riflettere sui valori da proteggere e rinnovare l’impegno civile attraverso linguaggi accessibili a tutti.