Dal 22 Novembre 2025
al 22 Novembre 2025
Crisi di nervi: tre atti unici di Anton Čechov

Tre atti unici tra ironia e realismo psicologico: Stein guida un cast affiatato in un Čechov scintillante e sorprendentemente attuale

Di

Anton Čechov

Adattamento di

Peter Stein e Carlo Bellamio

Regia

Peter Stein

Con

Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli, Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone, Emilia Scatigno

Produzione

Tieffe Teatro Milano

Il celebre regista tedesco Peter Stein torna a uno dei suoi autori di riferimento, creando un laboratorio artistico non convenzionale attorno a un gruppo di attori e collaboratori, in un progetto di continuità creativa collettiva di notevole spessore.

Scritti tra il 1884 e il 1891, i tre atti unici di Čechov si ispirano alla commedia francese e al vaudeville, generi amatissimi nella Russia di fine Ottocento.

Con il loro umorismo sottile e il ritmo irresistibile, rivelano la capacità dell’autore di trasformare la leggerezza in riflessione e il quotidiano in ironica malinconia.

In scena, il tono brillante e il realismo psicologico di Čechov si fondono in una messinscena vivace e intima, capace di emozionare e divertire.

Un omaggio alla modernità del suo teatro, ancora oggi sorprendentemente vicino all’animo umano.

La stagione

La programmazione 2025/2026, promossa da Fondazione Piemonte dal Vivo e Città di Asti, conferma il teatro come un luogo di incontro tra linguaggi artistici, generazioni e territori, nel segno della qualità e della contaminazione.

Accanto ai titoli di prosa, che spaziano da Pirandello a Camilleri, convivono le sezioni Altri Percorsi e Fuori Abbonamento, dedicate alla musica, alla lirica, alla danza e alla stand-up comedy.

Il palcoscenico astigiano si conferma così un punto di riferimento per la cultura regionale, capace di accogliere i grandi nomi della scena italiana e allo stesso tempo dare spazio a giovani compagnie, progetti originali e nuove drammaturgie.

Ogni appuntamento è pensato come un’esperienza viva, un dialogo con il pubblico che continua a rendere il Teatro Alfieri una casa dell’arte e delle emozioni condivise.