Dal 18 Novembre 2025
al 22 Novembre 2025
Arte, talento e fantasia

Un’esposizione che attraversa le passioni e le immagini di un giovane artista, mostrando la varietà del suo sguardo creativo

La mostra dedicata a Luca Bosio ricostruisce, attraverso un percorso articolato, la ricchezza dei suoi interessi e la sua particolare sensibilità visiva.

Quattro sezioni tematiche – cinema, letteratura, fumetto e storia – guidano il visitatore in un itinerario che mette in relazione immagini, bozzetti, materiali d’archivio e tracce del suo lavoro, restituendo la varietà di un linguaggio in continua evoluzione.

L’allestimento

L’allestimento, frutto della collaborazione tra la famiglia, la Biblioteca Astense e la Scuola del Fumetto, propone una lettura che unisce memoria personale e ricerca creativa.

L’esposizione mette in rilievo come il giovane illustratore fosse capace di muoversi tra discipline diverse mantenendo un tratto riconoscibile e profondamente immaginativo.

Ogni sezione illumina un aspetto del suo mondo: la passione per il cinema, il dialogo costante con la letteratura, l’energia espressiva del fumetto e l’attenzione verso la storia, osservata sempre con curiosità e precisione.

Il percorso complessivo restituisce un autore che ha saputo trasformare tecnica e fantasia in un racconto visivo coerente, ricco e sorprendente.

L’artista

Luca Bosio nasce ad Asti nel 1977 e mostra fin da subito un forte interesse per il disegno, unito a una curiosità ampia e metodica verso le immagini.

Dopo il liceo scientifico prosegue gli studi in architettura al Politecnico di Torino, affinando precisione, sguardo progettuale e attenzione al dettaglio.

Linguaggi e influenze

Accanto al percorso universitario sviluppa una ricerca autonoma nell’illustrazione, nel fumetto e nella grafica, attraversando generi e tecniche con naturalezza.

Il suo immaginario si nutre soprattutto di cinema, letteratura e storia, temi che ritornano nelle sue tavole come spunti narrativi e come terreno di sperimentazione visiva.

Opera e identità

Partecipa a concorsi e iniziative culturali del territorio, distinguendosi per uno stile che unisce rigore architettonico, inventiva e una vena ironica riconoscibile.

Il soprannome “Luc le Fou”, scelto come firma artistica, rivela la sua libertà creativa e il gusto per un’espressività personale e giocosa.

La sua scomparsa prematura nel 2005 interrompe un percorso in pieno sviluppo, ma lascia un corpus ricco di bozzetti, illustrazioni e materiali che raccontano un autore sensibile e originale.

Mostre e progetti curati negli anni successivi da familiari e istituzioni hanno restituito la varietà e l’intensità del suo lavoro, mantenendo viva la sua presenza nel panorama culturale astigiano.