

Luigi Pirandello
Nicasio Anzelmo
Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Jane Alexander, Fabrizio Bordignon e Enrico Ottaviano
Nicasio Anzelmo
Teatro Ghione
Ironico, grottesco, capace di mettere in crisi la società borghese del primo Novecento: questa è, ancora oggi, la forza di Uno Nessuno Centomila.
L’ultimo dei romanzi di Pirandello è denso di enigmi e, secondo lo stesso autore, è «sintesi completa di tutto ciò che ho fatto e la sorgente di quello che farò».
Il protagonista Vitangelo Moscarda è forse uno dei personaggi più complessi della produzione pirandelliana: prima impacciato e prigioniero delle opinioni altrui, poi sempre più consapevole e determinato a cercare l’autenticità spirituale dell’esistenza, fino all’affrancamento finale da tutte “le rabbie del mondo”.
Un lavoro rivoluzionario, soprattutto per i tempi in cui fu scritto, che tocca temi ancora oggi attuali come il rapporto con la natura, con una spiritualità negata dalla società e dalla convenienza, e la ricerca di se stessi.
Un testo che nella sua modernità sorprende, soprattutto oggi, nell’analisi dell’istituto bancario e dell’impatto sociale che esso genera.
Un impianto scenografico in movimento, un gruppo di cinque straordinari attori e l’umorismo tipico di Pirandello ci racconteranno questa storia ancora oggi di grandissima attualità.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.