

Chiara Becchimanzi
Altra Scena
Terapia intensiva – Beata ignoranza è il terzo e conclusivo capitolo della trilogia comica di Chiara Becchimanzi, dopo Terapia di gruppo e Terapia d’urto – Dio Patria e Famiglia.
In questo monologo, l’artista affronta con ironia e profondità i paradossi dell’ignoranza, esplorando come la mancanza di consapevolezza influenzi le nostre vite e relazioni.
Attrice, autrice e stand-up comedian, Chiara Becchimanzi ha costruito una carriera poliedrica, combinando teatro, comicità e impegno sociale.
Con Terapia intensiva, invita il pubblico a riflettere e ridere sulle contraddizioni della nostra epoca, offrendo uno spettacolo che è al contempo divertente e stimolante.
Terapia intensiva – Beata ignoranza è un’esperienza teatrale che unisce comicità e riflessione, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare temi profondi attraverso la lente dell’umorismo.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.