Gaetano Donizetti
Felice Romani
da Le Philtre di Eugène Scribe
Milano, Teatro della Cannobiana, 12/05/1832
«Udite, udite oh rustici!» grida il ciarlatano Dulcamara per attirare la popolazione di un piccolo paese e vendere ai più ingenui i suoi intrugli.
Tra questi c’è Nemorino, un ragazzotto che acquista a caro prezzo l’elisir d’amore per sciogliere il cuore della fredda Adina.
Gli effetti del magico liquore saranno deludenti: solo la bontà e la fermezza di Nemorino conquisteranno la bella, facendole versare «una furtiva lagrima».
L’elisir d’amore è l’opera di Donizetti più rappresentata: al suo debutto, nel 1832, il successo fu tale che l’autore stesso ne rimase sbalordito.
Il lavoro ha effettivamente qualcosa di miracoloso perché riesce a divertire e a commuovere contemporaneamente: il merito è di Felice Romani, il miglior librettista del tempo, e soprattutto di Donizetti, che scrisse una partitura leggera in cui spiccano la voce sentimentale dei fiati, melodie capaci di toccare l’anima e cori brillanti.
Nella nuova coproduzione con il Teatro Regio di Parma, il regista Daniele Menghini trasforma questo racconto d’amore in una fiaba magica, popolata da burattini e marionette che cantano e danzano.
Vestirà i panni del timido Nemorino René Barbera, tenore elegante dalla voce morbida, che considera questo uno dei suoi personaggi preferiti.
Il soprano Federica Guida, nel ruolo di Adina, saprà dimostrare il suo talento versatile tanto nei numeri vivaci quanto in quelli sentimentali.
Accanto a loro, due esperti e brillanti artisti: Davide Luciano come Belcore e Paolo Bordogna come Dulcamara.
Dirige il maestro Fabrizio Maria Carminati, artista carismatico ed esperto del repertorio belcantistico.
Fabrizio Maria Carminati
Davide Signorini
Gianni Bertoli
Nika Campisi
Ulisse Trabacchin
Daniele Menghini