Franco Bertini
Leo Gassmann
Sabrina Knaflitz
Barbara Begala
Matteo Taranto
Enrico Maria Lamanna
Fabiana De Marco
Teresa Acone
Pietro Sperduti
Adriano Pennino
I Due della Città del Sole
Tito ha vent’anni, è un campione olimpico di scherma e un ragazzo integro, concentrato sulla disciplina e immune alle seduzioni del successo.
Vive per lo sport, senza distrazioni né compromessi.
Ma un messaggio improvviso del padre lo riporta a casa: c’è un pericolo, qualcosa che nessuna medaglia può neutralizzare.
La minaccia ha le radici in una leggerezza del passato, un’ingenuità della madre Lorena, che ora coinvolge la famiglia in una situazione torbida e potenzialmente distruttiva.
Tito dovrà affrontare la sfida più complessa: non su una pedana, ma nella vita, dove le regole sono ambigue e le scelte non hanno arbitri.
Ubi Maior è un dramma familiare ad alta tensione, che esplora il conflitto tra principi e necessità, tra lealtà e sopravvivenza.
Un racconto contemporaneo che mette a fuoco il momento in cui l’eroe sportivo è costretto a diventare uomo.
Perché non sempre si può vincere restando fedeli a se stessi.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.