

Francesco Silvestri
Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco e Peppe Romano
Teresa Acone
Ciro Lima Inglese
Valerio Virzo
Michele Fierro
Associazione Vomeroff
Streghe da marciapiede è una black comedy corale e tagliente che indaga il confine sottile tra verità e manipolazione, tra fragilità umana e ambiguità stregonesca.
Quattro prostitute – Alba, Gina, Tuna e Morena – vengono interrogate per l’omicidio di un giovane misterioso, mai presente in scena ma evocato con forza dalle loro parole.
Ogni donna proietta su di lui i propri traumi e desideri: un figlio mai nato, un bisogno di rivalsa, un’illusione d’amore, una violenza mai superata.
L’interrogatorio si trasforma in un gioco psicologico in cui la realtà si sfalda tra confessioni, flashback e segreti taciuti.
L’ispettore, unico uomo in scena, si ritrova prigioniero delle suggestioni delle quattro imputate, fino a dubitare della loro stessa natura.
Un’atmosfera sospesa tra noir e incubo, esaltata da una scenografia essenziale, luci evocative e costumi liberty anni Venti che conferiscono al racconto una dimensione favolistica e perturbante.
Diretto da Stefano Amatucci, lo spettacolo segna il debutto teatrale di un gruppo affiatato di attrici, volto noto della serie Un Posto al Sole, capaci di restituire con intensità e ironia la complessità di personaggi femminili profondi e indimenticabili.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.