

Mario Giordano · Gianluigi Paragone
Signs Lab
Mario Giordano e Gianluigi Paragone per la prima volta insieme per uno spettacolo teatrale contro il politicamente corretto e contro il modernamente corrotto.
Uno spettacolo fatto di ricordi, di monologhi serrati e di insert musicali, dove l’identità e gli insegnamenti dei nonni acquistano nuova vitalità in contrasto con chi parla di fluidità sessuale, di contaminazioni religiose e culturali.
Giordano e Paragone insieme per denunciare chi sta spostando gli interessi verso la finanza a scapito dell’economia reale (i mega profitti realizzati tagliando posti di lavoro).
Insieme per sbugiardare chi ha snaturato la sanità “prendendosi cura” degli interessi e non dei malati.
Insieme per puntare l’indice contro chi ci vuole convincere che il cibo italiano valga quanto quello sintetico.
Uno spettacolo potente che lascerà il segno.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.