From 12 November 2026
to 12 November 2026
Le cose che t’ho imparato

In un carcere di massima sicurezza, l’incontro tra un giovane detenuto e un anziano recluso diventa un intenso viaggio tra conflitto, fragilità e la sorprendente possibilità di cambiare

Di

Carlo Picchiotti

Con

Stefano Ambrogi
Ermenegildo Marciante

Regia

Siddhartha Prestinari

Produzione

Uao Spettacoli

Un carcere di massima sicurezza, due uomini.

Due mondi lontani costretti a condividere lo stesso spazio: un giovane alla sua prima detenzione e un anziano detenuto, segnato da anni di reclusione.

Le cose che t’ho imparato è un testo che scava nelle pieghe dell’animo umano, alternando toni noir a momenti di sottile ironia, tra conflitto e introspezione.

La regia di Siddhartha Prestinari costruisce una dimensione sospesa tra realismo e simbolismo, in cui i dialoghi si fanno strumenti di scontro ma anche di scoperta reciproca.

Il confronto tra i due protagonisti si trasforma in un viaggio emotivo che interroga le fragilità, le paure e la possibilità di cambiare.

La forza interpretativa di Stefano Ambrogi e la freschezza di Ermenegildo Marciante danno corpo a personaggi vivi e credibili, in un equilibrio costante tra tensione drammatica e leggerezza narrativa.

L’impianto scenico, essenziale ma evocativo, ricrea un’atmosfera claustrofobica ma carica di umanità.

Costumi, luci e suono dialogano con il testo in modo coerente e raffinato, arricchendo la narrazione senza sovraccaricarla.

Un’opera che racconta l’incontro tra generazioni, la durezza della reclusione e la sorprendente capacità dell’uomo di imparare, anche nei luoghi più oscuri.

Il teatro

Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.

Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.

Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.

Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.

Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.

La stagione 2025/2026

Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.

Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.

Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.

Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.

Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.