From 01 November 2026
to 02 November 2026
Il nuotatore di Auschwitz

La storia di Alfred Nakache e Viktor Frankl diventa teatro, unendo sport e memoria per mostrare come la forza e la ricerca di senso possano trasformare la sofferenza in speranza

Adattamento

Luca De Bei

Con

Raoul Bova

Regia

Luca De Bei

Musiche originali

Francesco Bova

Disegno luci

Marco Laudando

Costumi

Francesca Schiavon

Produzione

Nuovo Teatro Parioli

Lo spettacolo è ispirato alla vera storia di Alfred Nakache e al libro Uno psicologo nei lager di Viktor E. Frankl.

Alfred Nakache era un nuotatore francese di origine ebraica, detentore di un record mondiale.

Ad Auschwitz era il detenuto numero 172763.

Nonostante la prigionia e le inaudite privazioni, non ha mai smesso di allenarsi tuffandosi nell’acqua gelida di un bacino idrico.

La sua forza, la sua incrollabile determinazione, gli hanno permesso di attraversare l’orrore del campo e di salvarsi.

Tornato poi a gareggiare, ha ottenuto un nuovo record e ha partecipato alle Olimpiadi di Londra.

Ad Auschwitz è stato internato anche Viktor Frankl, uno psichiatra austriaco che, subito dopo la liberazione, ha scritto un libro sull’esperienza vissuta e su coloro che, proprio come Nakache, sono riusciti a superare quella prova terribile.

Lo spettacolo vuole restituire queste due figure straordinarie che comunicano a tutti noi un messaggio di speranza: vivere è certo anche sofferenza, ma cercare un senso a questa sofferenza guardando verso il futuro con uno scopo è il modo per affrontare le sfide più dure che la vita ci presenta.

In questo modo è possibile arrivare, infine, a scoprire il senso stesso dell’esistenza.

Il teatro

Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.

Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.

Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.

Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.

Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.

La stagione 2025/2026

Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.

Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.

Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.

Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.

Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.