From 21 November 2026
to 23 November 2026
Il fu Mattia Pascal

La vicenda di Mattia Pascal viene riletta con uno sguardo vitale e ironico, che unisce fedeltà al linguaggio pirandelliano e leggerezza capace di parlare alle nuove generazioni

Di

Luigi Pirandello

Con

Giorgio Marchesi

Regia

Giorgio Marchesi · Simonetta Solder

Produzione

Teatro Ghione

«Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento».

Sono state proprio le parole che Pirandello fa dire al suo protagonista a suggerirci la chiave per raccontare le vicende di Mattia Pascal.

Abbiamo voluto sperimentare un linguaggio accessibile e appetibile a tutti, soprattutto alle nuove generazioni.

Con l’obiettivo di allontanarci dalla visione polverosa erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari, abbiamo scelto un punto di vista vitale, dinamico e divertito di “questo caso davvero strano”.

«Mi trasformerò con paziente studio sicché, alla fine, io possa dire non solo di aver vissuto due volte, ma di essere stato due uomini diversi».

Pascal sembra chiedere quindi non solo un’altra possibilità, come spesso sogniamo tutti di ricominciare da capo o di correggere gli errori del passato.

Ma vuole anche “abitare” un’altra persona, nuova, diversa, sconosciuta.

Da queste due frasi è nata l’idea di proporre al pubblico la storia di Mattia Pascal e Adriano Meis, concedendoci la libertà di giocare con questi due personaggi e sottolineando l’umorismo presente nel testo, pur lasciando intatto lo stile e il linguaggio originali.

Perché un testo, anche se un classico, rimane un pretesto per comunicare con il pubblico.

E visto il momento storico, meglio farlo con leggerezza.

Il teatro

Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.

Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.

Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.

Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.

Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.

La stagione 2025/2026

Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.

Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.

Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.

Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.

Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.