From 17 December 2024
to 17 December 2024
Mettici la mano

Lo spettacolo racconta il confronto tra tre personaggi in un rifugio durante un bombardamento a Napoli, trattando temi come vita, giustizia, fede e il potere

Il Teatro Sociale di Alba alza il Sipario ed accende i Riflettori sulla nuova Stagione teatrale 2024/2025.

Con grande Entusiasmo dà il Benvenuto al pubblico, offrendo la proposta per un’altra Annata ricca di Emozioni, Spettacoli Straordinari e Momenti Indimenticabili.

La Programmazione è stata pensata e curata per offrire la più ampia Varietà possibile: dal Teatro di Prosa a quello dedicato alle Famiglie, dal Balletto al Teatro del Territorio e, come sempre, uno spazio dedicato ai Giovani.

Ogni Spettacolo è un Viaggio attraverso Storie Avvincenti, Interpretazioni Appassionate e una fusione di Luci, Suoni e Scenografia che trasformano il palcoscenico in un luogo Incantato.

Inoltre, il Teatro è uno straordinario Veicolo per la Comunicazione Culturale e Sociale, capace di affrontare Temi Attuali e Universali, unendo persone di diverse Generazioni e Provenienze.

Non resta che entrare in sala, mettersi comodi e lasciarsi coinvolgere dalla grande Magia del Teatro.

Mettici la mano

Di

Maurizio De Giovanni

Con

Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra

Autore, storia e interpreti della serie televisiva

Il Commissario Ricciardi

Regia

Alessandro D’Alatri

Scene

Toni di Pace

Costumi

Alessandra Torella

Musiche originali

Marco Zurzolo

Produzione

Compagnia Diana OR.I.S.

Primavera del 1943, a Napoli.

La storia si svolge in una tarda mattinata di sole che viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati e il pericolo di un nuovo e devastante bombardamento.

La scena è uno scantinato che fa da rifugio improvvisato.

È qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, e il Brigadiere Raffaele Maione, che ha appena arrestato Melina, una ventenne che ha sgozzato nel sonno il Marchese di Roccafusca, di cui la ragazza era la cameriera.

Mentre fuori la porta le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio, il dialogo tra i tre occupanti del rifugio si fa sempre più profondo e serrato, con una serie di riflessioni sulla vita, la morte, la giustizia, la fede, ma anche la fame e l’arroganza del potere.