From 24 January 2025
to 24 January 2025
L’uomo più crudele

Un incontro teso tra un potente industriale delle armi e un giovane giornalista che esplora i limiti della crudeltà umana

Il Teatro Sociale di Alba alza il Sipario ed accende i Riflettori sulla nuova Stagione teatrale 2024/2025.

Con grande Entusiasmo dà il Benvenuto al pubblico, offrendo la proposta per un’altra Annata ricca di Emozioni, Spettacoli Straordinari e Momenti Indimenticabili.

La Programmazione è stata pensata e curata per offrire la più ampia Varietà possibile: dal Teatro di Prosa a quello dedicato alle Famiglie, dal Balletto al Teatro del Territorio e, come sempre, uno spazio dedicato ai Giovani.

Ogni Spettacolo è un Viaggio attraverso Storie Avvincenti, Interpretazioni Appassionate e una fusione di Luci, Suoni e Scenografia che trasformano il palcoscenico in un luogo Incantato.

Inoltre, il Teatro è uno straordinario Veicolo per la Comunicazione Culturale e Sociale, capace di affrontare Temi Attuali e Universali, unendo persone di diverse Generazioni e Provenienze.

Non resta che entrare in sala, mettersi comodi e lasciarsi coinvolgere dalla grande Magia del Teatro.

L’uomo più crudele

Di

Davide Sacco

Testo e regia

Davide Sacco

Scene

Luigi Sacco

Compagnia

Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini – LVF. Teatro Manini di Narni

Con

Lino Guanciale, Francesco Montanari

L’uomo più crudele del mondo, Paolo Veres, è seduto alla sua scrivania in una stanza spoglia di un capannone abbandonato.

L’ambiente è freddo, immerso in un silenzio totale. Veres è proprietario della più importante azienda di armi d’Europa.

Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale, che è stato scelto per intervistarlo.

La chiacchierata prende subito una strana piega e in un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due uomini.

Fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva. Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia?

A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?