
From 01 June 2025
to 01 June 2025
Rete romanica di collina: pieve di San Pietro
Riapre al pubblico la chiesetta immersa nel paesaggio collinare, con affreschi quattrocenteschi, cripta medievale e tracce della struttura originale del XII secolo
La pieve di San Pietro riapre al pubblico come parte del progetto della Rete Romanica di Collina, che offre l’opportunità di riscoprire il patrimonio storico e culturale del Monferrato.
L’iniziativa non si limita alla sola apertura della chiesa, ma comprende anche i Cammini del Romanico, che collegano le varie chiese della zona.
I visitatori potranno percorrere i sentieri che attraversano il suggestivo paesaggio collinare, ricco di flora e fauna, immergendosi in un’esperienza che unisce arte, storia e natura.
Nel percorso pensato per includere la visita al sito, ovvero quello di Portacomaro, si potrà visitare anche la bella chiesetta di Sant’Evasio.
I dettagli del cammino romanico si possono consultare al seguente link.
Chiesa di San Pietro
La chiesa si trova a 300 m a nord-est del paese, lungo la strada per Scurzolengo, in un’area di boschi e vigneti. Sorge su un piccolo sagrato circondato da alberi, all’interno di una proprietà privata, nel luogo dell’antico cimitero.
Notizie storiche
Costruita nel XII secolo, è citata in un documento del 1345 come dipendente dal monastero di San Bartolomeo di Azzano.
Nel XV secolo fu parzialmente ricostruita e nel 1583 divenne chiesa cimiteriale.
Nel 1910, fu sconsacrata e privata delle lapidi.
Nel 2000, il Comune ottenne il comodato gratuito, avviando restauri su coperture e affreschi.
Della chiesa originale restano la facciata e due campiture, mentre la ricostruzione quattrocentesca ha aggiunto decorazioni in cotto, tra cui una croce templare.
Descrizione
La facciata alterna arenaria e mattoni, con archetti pensili e un portale con arco falcato.
Sulla parete sud si notano tracce di archetti pensili, una muratura in pietra e mattoni e un contrafforte che potrebbe essere la base di una torre campanaria.
La chiesa conserva una cripta, accessibile da una botola, una delle poche nel Monferrato.
L’interno è diviso in un’aula rettangolare e un presbiterio quadrato sopraelevato, con volte a crociera e costolature gotiche.
Affreschi quattrocenteschi
Sulla parete dietro l’altare si trova una Crocifissione con la Vergine e San Giovanni Evangelista.
Sono presenti inoltre figure di Santa Lucia, San Pietro e San Giovanni Battista, oltre al martirio di San Sebastiano, datato 1406 e attribuito a Antonij De Pilis.
Accanto si trova l’affresco di San Antonio Abate, con tracce di decorazioni floreali.
Una scritta affrescata del 1706 sul muro divisorio ricorda un restauro votivo.
Curiosità
Il nome Portacomaro deriva da Curtis Comaria, proprietà di Acomarius.
Il borgo conserva tratti di mura e un torrione.
Qui visse il bisnonno di Papa Francesco, prima di emigrare in Argentina.
Struttura geografica della rete
L’accoglienza, la visita e la conoscenza delle 26 abbazie e chiese romaniche, nel territorio tra Po e Monferrato, fanno da corona a Santa Maria di Vezzolano, importante abbazia romanica situata nel comune di Albugnano.
Oltre alla sua funzione spirituale, l’abbazia, sorta sul finire dell’XI secolo, era anche un centro di accoglienza per i pellegrini e di diffusione della cultura religiosa.
La sua posizione strategica nel paesaggio monferrino la rendeva un punto di riferimento per il territorio circostante.
La Rete Romanica di Collina ne rappresenta un “perimetro” o una cornice, contribuendo a creare un insieme di grande importanza storica e culturale.