From 06 July 2025
to 06 July 2025
Rete romanica di collina: chiesa di San Secondo

Riapre al pubblico l'edificio storico che, circondato da verdi colline, si affaccia su un ampio spiazzo erboso, offrendo una vista panoramica sulla zona circostante

La chiesa di San Secondo riapre al pubblico come parte del progetto della Rete Romanica di Collina, che offre l’opportunità di riscoprire il patrimonio storico e culturale del Monferrato.

L’edificio si trova in una collina scoscesa e ombreggiata, immersa in un paesaggio verdeggiante.

L’iniziativa non si limita alla sola apertura della chiesa, ma comprende anche i Cammini del Romanico, che collegano le varie chiese della zona.

I visitatori potranno percorrere i sentieri che attraversano il suggestivo paesaggio collinare, ricco di flora e fauna, immergendosi in un’esperienza che unisce arte, storia e natura.

Durante il percorso pensato per includere la visita al sito, ovvero quello Cortazzone – Bagnasco – Montafia, è possibile visitare anche le chiese di Santa Giorgio, presso il cimitero della frazione Bagnasco, e di San Martino, immersa in una zona scoscesa e alberata della collina.

I dettagli del cammino romanico per visitare i tre edifici, si possono consultare al seguente link.

Chiesa di San Secondo

La chiesa sorge sulla collina di Mongiglietto, a circa un chilometro dall’abitato di Cortazzone.

La si scorge al fondo di un vasto spiazzo erboso, inserita quasi con maestà nel paesaggio, al centro di una corona di verdi colline, orientata est-ovest.

Mongiglietto, probabilmente dal latino Mons Iovis (Monte di Giove), come località di un preesistente tempio pagano; oppure Mons Iubili, monte della gioia; Mont-joie – mongioia, in francese antico, cumulo di pietre per indicare la via o a ricordo di fatti importanti.

A pianta basilicale a tre navate – terminanti ognuna con un’abside semicircolare – l’edificio è costruito con materiali di origine locale.

La muratura è prevalentemente in blocchi di pietra faccia a vista, con l’inserimento di file di mattoni.

Rifacimenti

La costruzione, nel corso dei secoli, ha subito rimaneggiamenti che hanno modificato la struttura originaria.

Le volte a vela, di incerta realizzazione e attribuzione, quasi certamente hanno sostituito una copertura a capriate.

Inoltre, è possibile che la chiesa fosse completata da un campanile: lo fanno supporre alcuni elementi architettonici, anche se questa ipotesi non è supportata da riferimenti scritti.

Anche la facciata ha subito numerosi interventi: il rifacimento della parte superiore centrale realizzata in mattoni e la costruzione di un campaniletto a vela risalente al 1680 circa.

Chiesa di San Giorgio

La chiesa (XII secolo) si trova presso il cimitero della frazione Bagnasco di Montafia, ed è collocata in una zona scoscesa e alberata della collina.

L’edificio si presenta a pianta basilicale, con tre navate e tre absidi semicircolari e ingresso sulla facciata.

La facciata a salienti con l’ingresso assiale architravato, sovrastato da un finto arco.

Sopra la porta, una finestra circolare e, in corrispondenza del vertice del timpano, una finestrina a croce greca.

Il prospetto laterale a sud ha una monofora a tutto sesto tamponata e una feritoia in prossimità dell’abside.

Le absidi sono scompartite da lesene coronate da archetti sormontati da fasce di mattoni a “dente di sega”; nelle absidi monofore a doppia strombatura.

All’interno si trovano interessanti affreschi, tra cui Cristo Risorto, Santa Agata, Santa Chiara e San Michele Arcangelo, risalenti al secolo XV circa.

Chiesa di San Martino

La chiesa  si trova all’interno del cimitero di Montafia, situato sulla sommità di un colle a circa un chilometro dall’abitato.

La parte senz’altro più interessante della chiesa è l’abside romanica che si eleva su un alto basamento.

Il suo rivestimento presenta, nella parte inferiore, un motivo a “denti di lupo” formato da conci in pietra alternati a filari in cotto.

Notizie storiche

La chiesa viene citata per la prima volta nel registro diocesano del 1345, nel quale è indicata come dipendente dalla Pieve di San Giorgio di Bagnasco, insieme alla Madonna di Vignole e a San Marziano (oggi scomparsa), tutte nel territorio di Montafia.

Nel 1585, il vescovo Angelo Peruzzi, Visitatore Apostolico della diocesi di Asti, compì una prima visita pastorale a Montafia e ritenne la chiesa una semplice cappella campestre, facente parte dell’area cimiteriale: nell’arco di due secoli, la chiesa venne sostanzialmente abbandonata.

Ancora all’inizio dell’Ottocento, le fonti attestano la chiusura della chiesa, perché ritenuta pericolante.

Solo un secolo dopo, all’inizio del Novecento, con l’ampliamento del cimitero, l’edificio fu rimaneggiato e, a partire dal 1980, vennero avviati i lavori di consolidamento e restauro della struttura.

In seguito ai lavori, vennero scoperti due affreschi raffiguranti San Martino, posti all’interno della chiesa, in prossimità dell’abside.

Struttura geografica della rete

L’accoglienza, la visita e la conoscenza delle 26 abbazie e chiese romaniche, nel territorio tra Po e Monferrato, fanno da corona a Santa Maria di Vezzolano, importante abbazia romanica situata nel comune di Albugnano.

Oltre alla sua funzione spirituale, l’abbazia, sorta sul finire dell’XI secolo, era anche un centro di accoglienza per i pellegrini e di diffusione della cultura religiosa.

La sua posizione strategica nel paesaggio monferrino la rendeva un punto di riferimento per il territorio circostante.

La Rete Romanica di Collina ne rappresenta un “perimetro” o una cornice, contribuendo a creare un insieme di grande importanza storica e culturale.