From 20 November 2025
to 23 November 2025
Pietro Francesco Guala: ritrattista e pittore tra sacro e profano

Un tributo a uno dei più grandi maestri del ritratto piemontese, che intreccia recupero storico, valorizzazione territoriale e ricerca critica

Il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi dedica una grande mostra a Pietro Francesco Guala (1698–1757), protagonista della pittura piemontese del Settecento e raffinato interprete del rapporto tra ritratto, sacro e profano.

Cuore dell’esposizione è il prestigioso ciclo dei ritratti dei marchesi Scarampi di Camino, realizzato per il salone del castello tra il 1739 e il 1748. Si tratta di una straordinaria serie di 23 tele, di cui 15 sono esposte, recuperate e restaurate dopo vicende complesse di dispersione e sostituzioni.

Un corpus che non nasce come collezione casuale, ma come progetto unitario, di forte coesione formale e simbolica, pensato per celebrare la genealogia familiare.

Il recupero e il restauro

Il recupero delle tele è stato reso possibile grazie all’intervento del Nucleo Tutela Carabinieri di Torino, alla Soprintendenza e al sostegno di enti come il Ministero della Cultura e la Fondazione La Venaria Reale.

Dopo l’esposizione, i ritratti faranno ritorno al castello di Camino, ricomponendo il salone originario.

Il dialogo con la pinacoteca

Le opere dialogano con i dipinti di Guala già custoditi nella Pinacoteca, come Il Giudizio di Salomone, Giuditta con il capo di Oloferne e il bozzetto per La disfatta degli Albigesi.

Accanto a questi, una nuova e significativa acquisizione dello Stato: la tela raffigurante Muzio Scevola davanti a Porsenna, segno della vitalità degli studi e dell’interesse attuale per l’artista casalese.

Oltre le mura del museo

La mostra si estende oltre le sale del museo con un itinerario urbano che tocca luoghi emblematici della città legati all’opera del pittore: la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di Santo Stefano e i Palazzi Gozzani, creando un legame diretto tra esposizione e patrimonio monumentale.

Iniziative collaterali

Completano il progetto le visite guidate mensili, occasione per approfondire la figura del Guala e il contesto culturale del suo tempo, e un catalogo di 122 pagine con saggi critici e immagini delle opere, che documenta in modo rigoroso la ricerca e l’allestimento.

La rassegna, sostenuta dalla Città di Casale Monferrato insieme alla Soprintendenza e alla Fondazione Compagnia di San Paolo, si configura come un autentico tributo al ruolo del pittore nella storia artistica del Piemonte.