
From 08 May 2026
to 10 May 2026
Lenny: ipotesi di un omicidio
La vita e la morte di Lenny Bruce rivivono in uno spettacolo intenso e provocatorio che celebra il genio ribelle del comico simbolo della libertà di parola
Con
Antonello Avallone
E con in o.a.
Riccardo Bàrbera, Giulia Di Quilio e Giorgio Gobbi
E con
Francesca Cati
Scene
Alessandro Chiti
Costumi
Red Bodò
Disegno luci
Manuel Molinu
Regia
Antonello Avallone
Produzione
Compagnia delle Arti
Uno spettacolo affascinante, comico e cinico, emozionante e crudo, divertente e drammatico, avvolto da una scenografia mozzafiato.
È il 3 agosto 1966.
Lenny Bruce, famoso comico americano, è a terra morto, disteso sul pavimento del suo camerino, ucciso da un’overdose.
La sua carriera inizia negli anni ’50.
La sua comicità aperta e satirica, che integra nei suoi testi politica, religione, sesso e volgarità, lo porta al successo quando conosce e sposa Honey Harlow, una famosa spogliarellista che si esibisce nei locali dove lui lavora.
I due si innamorano perdutamente ma, travolti da tradimenti, droga e dalle tendenze omosessuali di lei, finiscono per separarsi.
Nel frattempo Lenny, con i suoi spettacoli improvvisati, sempre più originali e provocatori, conquista il pubblico riempiendo fino all’inverosimile i locali dove si esibisce.
Il procuratore Hogan e l’arcivescovo di New York, sconvolti dal suo impatto sull’opinione pubblica, lo considerano un pericolo per la morale e le istituzioni americane, cercando in tutti i modi di fermarlo.
Nonostante i continui processi, Lenny Bruce diventa il paladino della libertà di parola americana.
L’estrema soluzione dei suoi nemici sarà quella di farlo morire per un’overdose di eroina.
Nel 1974, Bob Fosse dedicò alla sua vita un film di grande successo, Lenny, interpretato da Dustin Hoffman.
Il teatro
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
La stagione 2025/2026
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.