

Diego Ruiz
Carpe Diem
Oggi la terza età non esiste più.
Le donne non accettano più di essere relegate al ruolo di “nonne” e rivendicano il diritto di vivere con libertà, indipendenza e ironia.
In questa nuova commedia di Diego Ruiz, tre protagoniste del mondo dello spettacolo si ritrovano, dopo anni di carriera e rivalità, per tentare un improbabile ritorno sulle scene.
Più agguerrite che mai, ma con ferite ancora aperte, sogni da rimettere in gioco e sassolini nelle scarpe da togliersi.
Isabella, Gloria e Margherita – alter ego delle attrici in scena – affrontano con sarcasmo il tempo che passa, le aspettative disattese, la competizione e il bisogno di essere ancora viste.
Tra battute taglienti e fragilità condivise, si raccontano senza filtri, mettendo in discussione ruoli, stereotipi e illusioni.
Una commedia brillante e pungente che getta uno sguardo dietro le quinte del mondo dello spettacolo, ma soprattutto dentro le vite di tre donne alla ricerca di un riscatto sincero.
Un intenso confronto generazionale e umano che, tra risate e verità scomode, esplora il significato dell’età, del successo e dell’autenticità.
Perché forse il tempo non rende solo più saggi, ma anche più coraggiosi.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.