

Daniele Ronco
Daniele Ronco e Elena Aimone
Tullio Solenghi (voce narrante)
Raffaele Latagliata
Caroline Baglioni
Mulino ad Arte
Ettore Stein, giovane politico in ascesa, sta per diventare il più giovane premier italiano.
Ha appena concluso una campagna elettorale cinica e populista, parlando alla “pancia” dell’elettorato.
Ma quando la moglie Elisabetta lo lascia, delusa dall’uomo che è diventato, tutto cambia.
Nella sua vita irrompe Blad, ospite enigmatico che, come l’angelo in Teorema di Pasolini, lo costringe a confrontarsi con sé stesso.
Inizia così un viaggio interiore che lo porterà a demolire la propria identità pubblica per riscoprire empatia, ascolto e consapevolezza.
Il discorso di insediamento non sarà più volto al consenso, ma al cuore delle persone: ambiente, stili di vita e responsabilità diventano le nuove priorità.
Accanto a Ettore, Arturo, un pesciolino in apparenza muto ma che in realtà incarna la voce della coscienza, con la voce di Tullio Solenghi.
Una commedia surreale, ispirata a Il pianeta verde di Coline Serreau, che riflette con ironia e poesia sulla crisi dell’uomo moderno.
Un invito a rallentare e a ritrovare l’essenziale, prima che sia troppo tardi.
Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.
Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.
Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.
Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.
Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.
Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.
Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.
Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.
Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.
Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.